San Gemini, sequestrati 5 daini nel parco della fonte - Tuttoggi.info

San Gemini, sequestrati 5 daini nel parco della fonte

Redazione

San Gemini, sequestrati 5 daini nel parco della fonte

Mar, 01/04/2014 - 09:31

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Nei giorni scorsi a seguito della segnalazione da parte di un cittadino di San Gemini, preoccupato per la sorte di alcuni Daini detenuti all’interno del parco delle Fonti in previsione della vendita della Società delle Acque minerali proprietaria dei terreni, il Comando Stazione di Terni del Corpo Forestale dello Stato ha effettuato un controllo rinvenendo nel parco stesso un recinto al cui interno erano ricoverato cinque daini, di cui un maschio adulto di grosse dimensioni.
In primis il controllo ha riguardato lo stato di salute e le condizioni di detenzione degli animali che hanno fatto da subito scongiurare l’ipotesi del maltrattamento. Infatti i Daini si presentavano in buone condizioni, opportunamente foraggiati e il recinto risultava di adeguate dimensioni ed efficacemente ombreggiato da piante di alto fusto. Gli animali erano accuditi con affetto da parte di un dipendente della società che però a breve sarebbe stato spostato ad altro incarico.
Gli accertamenti successivi hanno evidenziato che gli animali erano presenti in quel sito da almeno dieci anni e che erano di proprietà di una società compartecipata della San Gemini s.p.a..
La normativa in materia ( D.M. Ambiente 19/04/2006) ha individuato la specie di Daino (dama dama) tra quelle ritenute potenzialmente pericolose per la salute e l’incolumità pubblica vietandone la detenzione salvo specifica autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione Provinciale.
Non essendo presente tale autorizzazione gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno proceduto al deferimento dell’amministratore unico della società proprietaria degli animali alla Procura della Repubblica di Terni che ora rischia una pena dell’arresto fino a tre mesi e un’ammenda fino ad € 100.000.
I daini sono stati sequestrati dandone comunicazione alla Provincia di Terni, Ufficio Caccia e Pesca, ente competente per detta materia, che dovrà emettere provvedimento di confisca degli animali.
Visto che la legge esclude e vieta che gli animali detenuti in cattività, come questi Daini, possano essere liberati in natura, anche perché ormai abituati a vivere a stretto contatto con l’uomo e non autosufficienti, si sta cercando una sistemazione idonea per gli animali presso qualche altra struttura attrezzata che garantisca il benessere degli animali e scongiuri il rischio dell’abbattimento degli stessi.

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