Dopo due anni, a causa della pandemia da Covid, si torna a festeggiare la tradizionale ricorrenza del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales, anche a Spoleto. Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, appena possibile ha di nuovo riunito tutti i rappresentanti della stampa locale per il tradizionale saluto a cui è seguito anche un breve momento di convivialità presso i locali della Diocesi.
Il Presule, come sempre ha anche colto l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale del territorio e sulle novità della vita diocesana. Cominciando con la celebrazione degli 825 anni della Dedicazione della Cattedrale di S. Maria.
L’incontro, coordinato dal responsabile della comunicazione della Diocesi, Dott. Francesco Carlini, ha anche visto la presenza a fianco di Mons. Boccardo del Vicario Generale, Don Sem Fioretti.
C’è tempo anche per qualche domanda sull’impegno dei cattolici in politica. Materia spinosissima, dove Mons. Boccardo sfodera le abili arti della diplomazia vaticana imparate alla corte del grande Cardinale, Agostino Casaroli. Un busillis che appare in forma di dicotomia, più semantica che pratica a questo punto, vista anche la storia recente del paese. Meglio dunque avere un cattolico impegnato in politica o un partito dei cattolici?
“Il partito cattolico c’era, che poi chissà se era veramente cattolico…”, inizia con una robusta dose di simpatia l’illustrazione della questione il Presule che poi prosegue, “I cristiani fanno politica la chiesa no, e tocca a loro portare il contributo di idee all’interno dei partiti, anche se al momento questa istanza pare non avere rilevanza. I partiti non li ascoltano. Sembra essere venuta meno una presenza incisiva del laicato cattolico. E’ stata trascurata la formazione delle elite. Ma lo stesso accade anche in politica dove si è catapultati in avanti senza preparazione”.
Ed è proprio qui che ci scappa inesorabile un commento, “Eccellenza, vi rubano il mestiere, si appropriano dei vostri simboli, i rosari le immagini sacre…”.
E Mons. Boccardo, con uno sguardo di chi la sa molto lunga commenta rapidissimo, “Su quello non patiamo concorrenza”.
E dalla Diocesi di Spoleto-Norcia è tutto. Passo e chiudo.