Foligno è pronta a rendere omaggio al suo Patrono San Feliciano: un legame più forte del tempo, un rito non solo sacro, che si ripetp ogni anno con rinnovato amore e partecipazione. San Feliciano è considerato Padre della Patria, e proprio intorno alla sua tomba, si sviluppò pian piano l’attuale sito della città.
A San Feliciano i folignati si sono affidati da sempre, soprattutto per salvarsi da carestie e da terremoti, ed oggi proprio la Sua casa, la Cattedrale al centro di Foligno, è danneggiata dalle scosse sismiche, tanto da costringere la Diocesi a riorganizzare tutte le celebrazioni.
La statua argentea di San Feliciano, una delle più belle e suggestive in tutta Europa, è già stata traslata nel santuario della Madonna del Pianto in via Garibaldi, che ha assunto il ruolo di Duomo provvisorio.
Martedì 24 alle 11 si svolgerà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Monsignor Gualtiero Sigismondi. Alle 15.30 altro appuntamento particolarmente sentito dai folignati tutti, con la solenne processione per le vie del centro storico ripercorse dalla statua di San Feliciano.
Due le principali novità di quest’anno: l’assenza dei tradizionali ceri votivi di parrocchie, istituzioni e corporazioni, ed il cambiamento del percorso che lascia fuori via Umberto I e comprende solo metà di Corso Cavour. Ecco l’itinerario del corteo religioso: prenderà il via da piazza Garibaldi, per poi percorrere via Garibaldi, largo Carducci, via Gramsci, piazza San Domenico, via Mazzini e quindi, deviazione su via Cairoli e piazza San Francesco per poi tornare su Corso Cavour e quindi nuovamente largo Carducci e via Garibaldi per fare rientro alla Madonna del Pianto.
Occhio quindi, anche alle limitazioni alla circolazione ed alla sosta in via Garibaldi, via Gramsci, largo Frezzi e via Mazzini, via Cairoli, piazza San Francesco e via Rutili. Traffico bloccato tra via San Giovanni dell’Acqua e via Pascoli; tra via Mazzini e piazza San Domenico; tra via Cairoli e via Chiavellati, tra piazza San Francesco e via Cairoli.
Questo quanto in programma per la giornata di San Feliciano, oltre ovviamente alla chiusura delle scuole, in attesa della tradizionale fiera di mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio.
Tornando invece ai cenni storici, il martire San Feliciano nacque a ‘Forum Flaminii’ l’odierna San Giovanni Profiamma, da una famiglia cristiana, intorno al 160 e si recò a Roma al tempo di papa Eleuterio (174-189) raccolto ed istruito da un arcidiacono. Tornato nella sua zona d’origine, dove erano ancora tutti pagani ed il sacerdozio ancora ignoto, dopo un periodo di evangelizzazione venne eletto vescovo dai suoi concittadini, e ricevette l’ordinazione a Roma da papa Vittore I. Prende a predicare in vaste zone dell’attuale Umbria, per prima Foligno, poi Spello, Bevagna, Assisi, Perugia, Norcia, Plestia, Trevi, Spoleto. Riceve dal Papa il privilegio del Pallio, e così può consacrare vescovo di Terni il diacono Valentino. San Feliciano è il primo dei vescovi di tutta la provincia Appenninica. Feliciano, secondo un’antica ‘Passio’ e secondo gli studi di vari autorevoli agiografi, è considerato vescovo di Foligno oltre che di ‘Forum Flaminii’ dove nacque. Il suo episcopato durò 56 anni e morì alla veneranda età di 94 anni, durante la persecuzione di Decio (249-251), il testo dice che morì ‘poena laceratus’ il 24 gennaio, a tre miglia dalla sua città, cioè a Monte Rotondo – Foligno, dove fu sepolto e di cui è il venerato patrono, celebrato alla stessa data. Il luogo della morta è quello dove sorge San Feliciano di Mormonzone, un antico edificio religioso a monte della rotatoria tra viale Roma ed il bivio per San’Eraclio.