“La storia di San Feliciano si collega alla storia della Chiesa antica e moderna ed è ancora sotto persecuzione”. Questo l’allarme che il cardinale nigeriano Peter Ebere Okpaleke ha lanciato nella sua omelia, durante le celebrazioni di San Feliciano, insieme al vescovo Domenico Sorrentino.
“Ci sono forme di persecuzione comuni e diffuse. La prima è quella della pressione dei pari. Le persone infatti sono sottoposte ad un’enorme pressione per conformarsi a nuovi stili di vita, al fine di far parte di un gruppo ed essere accettate. Altra persecuzione contemporanea è quella dell’enfasi della differenza. In passato c’era una intolleranza contro altri punti di vista, modi di vita e opinioni perché diversi. Per reazione, oggi si promuove la differenza come valore in se stessa. Viviamo in un contesto – ha aggiunto – come quello di San Feliciano. Siamo ancora chiamati a testimoniare la nostra fede, anche se non con lo spargimento del nostro sangue ma con coraggio, speranza e umiltà“.
Un allarme dunque sulle condizioni della Chiesa, lanciato dalla Pro Cattedrale di Sant’Agostino, in occasione del Patrono. Una cerimonia che ha visto la chiesa gremita e una fitta presenza di istituzioni, come il sindaco Stefano Zuccarini e la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Lorenzo Schiarea, i vertici di Palazzo Candiotti e la presidente della Regione, Donatella Tesei. Il programma delle celebrazioni religiose per il patrono continua domenica alle 15.30, con l’assegnazione del 59esimo Premio della Bontà.
“È sempre un onore ed una profonda emozione partecipare alle Solenni Celebrazioni Liturgiche in onore del nostro Patrono San Feliciano – ha scritto sui social il sindaco Stefano Zuccarini – L’attaccamento e l’affetto di noi Folignati a San Feliciano hanno radici profondissime ma ogni anno questi sentimenti si rinnovano e si rafforzano. Abbiamo voluto che il Gonfalone della Città percorresse le strade di Foligno per rinsaldare questo legame”.