“Quelli che vengono in piazza del Bacio a spacciare a Perugia non ce li vogliamo. Non è un problema di colore di pelle, ma di persone perbene o no“. Parole che Matteo Salvini pronuncia mentre, accompagnato dagli immancabili parlamentare della Lega Virginio Caparvi e Simone Pillon, visita la zona di Fontivegge e del Bellocchio. A spiegargli le criticità della zona, i rappresentanti dei Comitati di quartiere. E tanti residenti che gli si fanno incontro, non soltanto per stringere la mano “al Capitano” o fare l’immancabile selfie con lui. Tra loro genitori con i bambini, pensionate ed anche residenti di colore che si scambiano una stretta di mano con Salvini. “Come va?” gli chiede un ragazzo nordafricano. Benvenuto a Perugia, se non è un irregolare ed ha un lavoro onesto.
Da piazza del Bacio, attraverso il sottopasso della stazione Fontivegge, il leader della lega viene accompagnato al Bellocchio, altra zona critica, tra i grandi palazzi che nascondono mini appartamenti e negozi vuoti. Dal parchetto (spesso frequentato da spacciatori) Salvini entra nel centro commerciale, dove molti negozi sono vuoti. Chiede quanto valga il mattone in quella zona, si informa se i residenti abbiano la casa di proprietà o siano in effetti e chi siano i proprietari.
Poi, all’interno del centro commerciale, fa il suo discorso. Racconta quanto ha visto, quello che gli è stato raccontato dai rappresentanti dei Comitati. E propone le sue ricette per “portare un po’ di tranquillità da queste parti”, “a poco a poco, perché nessuno ha la bacchetta magica” la situazione. “La Regione – ricorda, prospettando la vittoria del centrodestra – può intervenire sui negozi etnici, controllando le aperture e le chiusure. E non come fanno a Roma, che guardano ai pagamenti nei negozi, mentre aprono e chiudono altri negozi dove non c’è traccia di scontrini“. E tra ciò che può fare la Regione c’è la verifica “della regolarità di chi sta negli appartamenti ed il lavoro di chi vive in certi appartamenti“. “Sullo spaccio a livello nazionale – prosegue – bisogna cambiare la legge. Noi ci abbiamo provato e ci riproveremo“.
E parlando della sicurezza a Fontivegge e al Bellocchio dice: “Qui il Comune manda vigili urbani e polizia locale. Molti condomini si stanno difendendo pagando la vigilanza privata. Ma uno che paga le tasse non dovrebbe pagare anche la vigilanza privata“. E invoca la mano forte contro lo spaccio: “Con certa gente non servono i ‘per favore’ e i ‘permesso’. Con gli spacciatori bisogna usare la mano forte”.
Parole, quelle pronunciate da Matteo Salvini, che vengono però respinte al mittente da diversi esponenti del centrosinistra perugino. Che ricordano come negli ultimi cinque anni a governare a Perugia sia stato e sia tutt’ora il centrodestra.