All’interno di Palazzo Cesaroni ha lasciato tutta la scena a Donatella Tesei in quella che, di fatto, è stata la sua prima conferenza stampa da governatrice degli umbri. Ma fuori, in piazza Italia, la festa è tutta per lui, per il leader della Lega, Matteo Salvini. Per una notte ancora più da Capitano della Lega, che nell’Umbria ex roccaforte della sinistra ha portato al 38%.
Gli autoparlanti mandano a tutto volume la voce di Pavarotti che canta “all’alba vincerò”. La vittoria è arrivata prima dell’alba, perché non c’è stata partita. E gli elettori della Lega, ma anche quelli di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, hanno voglia di far festa nell’Umbria che sentono “liberata”. Nessun dorma, appunto.
Salvini, sale sul palco improvvisato, tra i Palazzi del potere dove ha sempre dominato la sinistra. “Grazie per l’affetto, per le emozioni, per la fiducia che vedremo di meritare da domani in avanti” dice. E poi aggiunge: “Un voto degli umbri per gli umbri. Ma avete voluto la libertà a nome di 60 milioni di italiani e per questo vi dico 60 volte grazie”.
E manda l’avviso di sfratto a Conte, a Di Maio, a Zingaretti, a Renzi. Intanto, gli autoparlanti diffondono ore le note di Notti magiche. E c’è chi sfila con le auto, agitando le bandiere tricolori dal finestrino. Quel tricolore che viene proiettato sulla facciata bianca di Palazzo Cesaroni.
Nel piano nobile di Palazzo Donini, quello dove da lunedì Donatella Tesei potrà entrare da trionfatrice, la luce è accesa. E si spegne poco prima delle 3, quando in piazza prosegue la festa. Nella sede del Pd in via Bonazzi, poco distante dall’Hotel Fortuna scelto dalla Lega e da Salvini come quartier generale, le luci sono spente già da un bel po’, con la saracinesca abbassata.