Foligno ‘centro del mondo’ politico per un giorno: ieri sono arrivati in città, il Vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini, leader della Lega e Paolo Gentiloni, Presidente del Partito Democratico.
Salvini ha riempito la piazza, a sostegno della candidatura della coalizione di centrodestra Stefano Zuccarini, Gentiloni ha riempito l’Auditorium San Domenico a sostegno della candidatura di centrosinistra Luciano Pizzoni.
Ad accogliere i big politici, una rappresentanza dell’Ente Giostra della Quintana guidata dal presidente Domenico Metelli, che ha invitato sia Salvini che Gentiloni ad assistere alla Sfida di sabato 15 giugno, omaggiandoli di un libro sulla manifestazione e di un cammeo barocco.
Un duello a distanza tra piazza della Repubblica e piazza San Domenico, con vertici e sostenitori schierati in massa nell’una e nell’altra adunata.
Salvini, come promesso, è tornato a Foligno per tirare la volata a Stefano Zuccarini, avanti di oltre sette punti rispetto allo sfidante Luciano Pizzoni.
“Questa volta la sinistra andrà a casa, faremo la storia di Foligno” – dichiara il leader leghista dal palco proprio sotto al Palazzo Comunale – e con noi lavoreranno soltanto quelli che meritano, non perchè sono i figli di, i cugini e i nipoti – aggiunge – ne abbiamo viste tante così e tra qualche settimana avremo pure la Regione dell’Umbria da sistemare”.
La ‘presa di Foligno’ è strategica per il centrodestra, dopo la riconquista di Perugia e la storica vittoria a Terni, la terza città umbra resta una delle roccaforti da espugnare, fondamentale in vista dell’ormai già imminente campagna elettorale per le regionali.
Il Ministro dell’Interno sa che la partita folignate si giocherà sul nodo dell’affluenza ai seggi e sprona il popolo del centrodestra.
“I ballattoggi sono come calci di rigore – sottolinea – ce n’è a disposizione soltanto uno, dura 16 ore, domenica prossima dalle sette alle undici e di solito va a votare la metà dell’elettorato. Abbiamo vinto e perso comuni per soli cinque voti – fa sapere Salvini – quindi chi non andrà a votare sarà complice del vecchio e il giorno dopo non si potrà lamentare”.
“Loro continuano a comportarsi da padroni ma Foligno ha bisogno di amministratori e noi – ha detto Zuccarini – non dipendiamo da nessuno, vogliano alternanza che è il sale della democrazia. Vogliamo amministrare questa città in nome vostro, al vostro fianco e siamo indipendenti rispetto ai poteri forti”.
A fine comizio, centinaia di persone in fila per fare il selfie al fianco di Matteo Salvini, ed alle 18 ad arrivare lungo le rive del Topino è stato l’ex presidente del Consiglio e presidente del Partito Democratico Paolo Gentiloni, accolto direttamente dal sindaco in carica Nando Mismetti.
Ad aprire gli interventi in un Auditorium gremito di persone, lo stesso candidato sindaco Luciano Pizzoni. “Abbiamo in dote un Comune con bilanci in ordine ed un avanzo, saremo seri, sobri ed impegnati – ha sottolineato -chi ha ruoli pubblici deve essere soprattuto in grado di saper ascoltare. Quel bacio ironico che Salvini ha inviato a Saviano – incalza Pizzoni – ha messo in allarme il Consiglio Europeo che la ha considerato intimidatorio”.
Entusiasta della partecipazione, lo stesso Paolo Gentiloni che ha elogiato la figura e la candidatura di Pizzoni. “C’è bisogno di competenza e conoscenza dei problemi, ma anche di passione e di amore per la propria città – ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio dal palco del San Domenico – Luciano Pizzoni è tutto questo e la sua biografia ce lo conferma. Foligno non si governa a slogan ma con progetti. L’Umbria credo che non abbia nulla da guadagnare dagli slogan, dall’odio e dalla divisioni, ma dovrà ripartire dalle sue grandi qualità per la quale è famosa nel mondo”.
“Il richiamo dell’Europa sul debito italiano – ha incalzato Gentiloni – è la fotografia di una situazione allarmante e mi auguro che il Governo discuta con l’Ue invece di polemizzare”.
E dopo ‘la calata dei big’ ora è caccia all’ultimo voto, la mobilitazione è massima in vista del ballottaggio: il centrodestra composto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la civica ‘Più in Alto’ sa che deve almeno confermare il risultato del primo turno, mentre il centrosinistra composto da Partito Democratico, e le liste civiche Patto x Foligno, Foligno in Comune, Foligno 2030 e Foligno Soprattutto sono consapevoli che mobilitando al massimo il proprio elettorato ci sono ancora speranze di vittoria.
In tutto questo c’è quel fondamentale 11% ottenuto nella prima tornata dal Movimento Cinque Stelle, che ha ufficialmente lasciato libertà di voto ai propri elettori.
Qualche polemica ha scatenato il like messo da una candidata assessore dei grillini al video di Matteo Salvini a Foligno, un ‘apprezzamento’ che non è sfuggito ad alcuni attenti osservatori pentastellati.
Nessuna indicazione nè apparentamento neanche da parte delle altre liste: sarà un derby duro e puro tra le due coalizioni di Zuccarini e Pizzoni.
Domenica 9 giugno si voterà dalle 7 alle 23 e poi si procederà subito allo spoglio: nella tarda notte di lunedì 10 giugno sarà festa per il nuovo sindaco di Foligno.