“Le mangerei anche a colazione!” scrive Matteo Salvini a proposito delle cipolle di Cannara. Che però hanno assunto un sapore insolitamente amarognolo mercoledì sera, quando all’improvviso il leader della Lega, accompagnato dai fedelissimi parlamentari Caparvi e Pillon e dal segretario locale (e candidato alle regionali) Pastorelli, si è presentato tra le bancarelle e le taverne di Cannara giusto quando i visitatori iniziavano a gustare i piatti a base di Cipolla.
Salvini, salta l’incontro a Foligno
“Altri importanti personaggi a Cannara. Stasera Matteo Salvini in visita agli Stand Gastronomici del nostro piccolo paesino umbro” si sono affrettati a scrivere, orgogliosi, gli organizzatori della Festa sul profilo Facebook. Scatenando però una marea di commenti, per lo più negativi, di gente pronta a rinunciare a gustare la cipolla piuttosto che rischiare di ritrovarsi come vicino di tavolata il Capitano.
Critici pronti a trasmigrare nelle taverne quintanare della vicina Foligno, dove Salvini (anche lì dopo accese polemiche) era stato prima invitato e poi sfrattato dalle tavole del Rione La Mora.
Tanto che due ore più tardi Roberto Damaschi, presidente dell’Ente Festa della Cipolla, è stato costretto ad intervenire sulla pagina social della manifestazione. “Siamo venuti a conoscenza della visita dell’onorevole Salvini alle ore 18,45 di questa sera per iniziativa non dell’Ente organizzatore“. Perché Salvini, dopo il previsto intervento a Spello ed una visita nella zona industriale di Cannara, è stato accompagnato dai suoi luogotenenti nel centro cittadino per una visita “elettorale” alla Festa della Cipolla.
“Tutti i personaggi che possono dare lustro all’evento sono i benvenuti indipendentemente da idee politiche, religiose, gusti ed orientamenti personali non vietati da leggi e norme” ha proseguito Damaschi. Ricordando che “non ha avuto luogo nessun discorso politico, comizio e/o in iniziativa elettorale alla quale ci saremmo opposti. Solo una visita personale, per altro garbata e con ironia“.
Aggiungendo: “Qualora intendano farci visita saranno benvenuti pure gli esponenti di M5S, PD e di tutto l’arco costituzionale alle stesse medesime condizioni. Aggiungo che nel corso degli anni diversi esponenti politici di vari Partiti hanno fatto visita alla nostra Festa senza che ciò abbia significato una condivisione delle idee“.
E per chiarire definitivamente che le cipolle, a Cannara, non avevano assunto un colorito verdognolo, Damaschi ha ricordato che nella stessa serata, in piazza del Terz’Ordine, era in programma un’iniziativa in favore di bambini provenienti da Haiti e vittime della guerra civile che travolge il Paese. Insomma, da una parte l’uomo Nero-verde; dall’altra i bambini, extracomunitari. Par condicio assicurata.
Ma i commenti, anche qui per lo più critici, sono proseguiti. E meno male che la cena, Matteo Salvini, l’aveva fissata in un ristorante di Rivotorto, per essere sicuro di mettere qualcosa sotto i denti in terra d’Umbria.
E per rendere ancora più tribolata la giornata umbra, ecco comparire un orzaiolo all’occhio, che lo ha costretto a mettersi gli occhialoni scuri stile Silvio Berlusconi. “Guarda caso all’occhio sinistro” ha commentato con ironia Salvini.
Ed a lenire le sue tribolazioni, all’indomani, è arrivata una carezza, social, da quella Catiuscia Marini con cui, nell’arena di Facebook, Salvini aveva in passato battibeccato anche pesantemente. Quell’arena in cui però, soltanto un paio di mesi fa, Catiuscia Marini era stata pesantemente presa di mira per un selfie, ad una cena di Umbria Jazz, insieme a Maria Rita Lorenzetti.
La sinistra in rosa a Umbria Jazz
Sotto l’hashtag #controcorrente l’ex governatrice umbra scrive ora a proposito del “caso” Foligno-Cannara: “Io penso che Salvini abbia tutto il Diritto di andare alla taverna della Quintana, alla Festa della cipolla e di essere accolto come parlamentare, ex Ministro dell’Interno e leader del principale partito italiano (elezioni europee 2019 ) … non vedo nulla di scandaloso che sia accolto come personalità politica italiana e non per questo si politicizzi un evento“.
Questa mattina Salvini ci riprova, a Orvieto. Magari tenendosi alla larga da taverne e bancarelle. Ma da qui al 27 ottobre, tanti sono ancora gli eventi “a rischio” nell’Umbria delle rievocazioni storiche e delle sagre.