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Salvini, Bastardo, Mentana e… la maratona tra le campagne umbre

Dopo la promessa di trasferirsi a vivere in Umbria in caso di affermazione del centrodestra alle elezioni del 27 ottobre (annuncio percepito dagli elettori di opposta fede come “una minaccia”), il ponte lungo di Matteo Salvini in Umbria ha conosciuto anche l’ennesima polemica social legate alle sue felpe.


Salvini: “Se vinciamo mi trasferisco in Umbria”


Lasciate da parte quelle con la scritta “Perugia”, “Foligno”, “Spoleto”, “Montecastrilli” etc. etc. (del resto, visti i numerosi centri toccati, il Capitano si sarebbe dovuto cambiare più volte in due giorni) Salvini ha accettato di buon grado di indossare quella verde con la scritta “Bastardo” che gli è stata regalata da alcuni simpatizzanti della frazione di Giano dell’Umbria, uno dei numerosi piccoli borghi visitati durante questa campagna elettorale. Un nome che è anche un insulto: via libera, dunque, all’ironia sui social.

Tutto calcolato secondo l’abile strategia comunicativa del leader della Lega, commenta in sostanza Enrico Mentana. Che spiega in un suo post: “Qui non c’è bisogno di essere degli esperti di comunicazione per capire che Salvini si è esposto (è il caso di dire) petto in fuori al fuoco delle ironie e degli haters, calcolando con facilità che insultando lui si sarebbero offesi gli abitanti di quella città, che sono quasi 80mila e tra due settimane vanno al voto...”.

Lettura condivisibile, quella di Mentana. Che del resto, da giornalista esperto, è grande conoscitore delle tecniche comunicative. Un po’ meno, magari, dei borghi dell’Umbria, dato che la frazione di Bastardo, di abitanti, ne conta circa 2mila.

Ma in queste due settimane che separano dal voto del 27 ottobre avranno tempo, Mentana e gli altri giornalisti delle testate nazionali, di conoscerla meglio l’Umbria, su cui si sono accesi i riflettori della politica italiana. Il direttore di La7, magari, potrà toccare i borghi dell’Umbria con una maratona, stavolta non televisiva.

Del resto, anche Matteo Salvini ha riparato alla gaffe social su Montefalco, data mesi fa in provincia di Macerata, abbandonando il mojito per il sagrantino e candidando alla presidenza della Regione la sua senatrice, ex sindaco di Montefalco.