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Salvini a Terni sale sulla ruspa “Troppi i Rom che rubano. Umbria non più così rossa”

Aggiornamento ore 21.30 – Passeggiata lungo il centralissimo Corso Tacito fino a piazza della Repubblica, breve intervento e poi cena presso il ristorante Cicalino. Così il leader del Carroccio Matteo Salvini ha voluto concludere la sua tappa ternana, in vista delle imminenti elezioni regionali. La seconda in pochi giorni in terra umbra, se si considera che solo il 29 marzo scorso, il leader del Carroccio si era impegnato in un tour che aveva toccato Spoleto per l’apertura di una sede e Perugia.  Ad attenderlo a Piazza Tacito i militanti della Lega Nord di Terni, con tanto di bandiere pronte ad essere sventolate al suo arrivo e alcuni cittadini ternani. Camicia bianca (“Mi sono cambiato, prima indossavo una maglia rossa e bianca e sono stato ripreso per via del derby” ha ironizzato) e tablet alla mano, Salvini ha attraversato Corso Tacito, fermandosi lungo il percorso per stringere mani e fare foto con i cittadini, non risparmiando qualche battuta: “trovatemi un comunista qui dai, almeno uno” ha scherzato mentre posava con un gruppo di giovanissimi. Fatta eccezione per alcuni manifestanti che hanno accolto il leader della Lega srotolando uno striscione che recitava “Salvini non si strumentalizzano morti e lavoratori” e intonando il popolare canto antifascista “Bella ciao”, la visita dell’eurodeputato leghista si è svolta senza intoppi.

“La nostra presenza qui oggi non sarà una toccata e fuga, il 31 maggio l’Umbria ha finalmente l’opportunità di cambiare colore, il rosso inizia a stingere” ha detto Matteo Salvini una volta giunto a piazza della Repubblica. Secondo il leader leghista, che supporta la candidatura di Claudio Ricci a presidente, le prossime elezioni regionali potrebbero significare per Terni “più sicurezza, più lavoro e soprattutto la possibilità di camminare per strada senza avere paura” (chiaro il riferimento all’omicidio del giovane Davide Raggi, ferita ancora aperta per la comunità ternana). “I giornali” ha proseguito “mi hanno attaccato per aver detto di usare le ruspe per sgomberare i campi rom, ma aldilà di tutto quello che voglio dire è che ognuno dovrebbe avere i propri diritti e doveri. I ternani pagano le tasse e le bollette quindi i rom imparino a vivere come tutte le persone normali e chiudiamo questi campi”.

Tra gli applausi dei presenti Salvini attacca il ministro dell’Interno Alfano e snocciola la sua consueta ricetta anti-immigrazione: “oggi il ministro dell’invasione ha chiesto ai sindaci delle regioni italiane di preparare 6.500 posti in vista dei prossimi sbarchi. Mi sono appellato a tutti i sindaci leghisti affinché si oppongano con ogni mezzo. Se c’è un posto libero va dato a uno dei tanti italiani in difficoltà. Prima dobbiamo pensare agli italiani, in un momento di crisi come questo non possiamo permetterci di aiutare nessun altro”.

Secondo Salvini l’immigrazione può essere “valore positivo” solo se controllata e nell’ambito di una società “pulita, dove il papà si chiama papà e la mamma mamma, dove in stazione si va a prendere il treno e non a spacciare droga, dove gli ospedali invece di chiudere aprono, gli ospedali umbri dovrebbero seguire il modello del Veneto e restare aperti la notte per esami e visite almeno tre volte a settimana”.

A seguire nuova frecciata al partito del premier Renzi “questa mattina sono stato a Siena, lì c’è una banca che esiste dal 1472, ha attraversato e superato molte difficoltà, ma non resisterà al Partito Democratico”. In chiusura Salvini lancia un monito ai presenti, individuando nell’Umbria un punto importante da cui partire per portare l’Italia alla svolta “se riusciamo a far cambiare colore all’Umbria dopo tutti questi anni, possiamo cambiare il Paese intero”.

Di qui l’appello del leader della Lega ai presenti: “non perdete tempo a cercare di far cambiare idea a chi vota il PD e la Marini, per loro ci vorrebbe solo un medico, cercate di far cambiare idea a coloro che sono rassegnati e non hanno più fiducia nella politica. Perdete quindici minuti per garantire un futuro migliore ai vostri figli”.

Salvini termina il suo discorso con una promessa che ancora una volta ha il sapore di una provocazione: “se vinciamo, avete la mia parola, faremo dimettere Renzi, Alfano e la Boldrini e faremo cancellare quella schifezza di legge che è la Fornero”. “In bocca al lupo per il derby” ha scherzato il leader della Lega prima di lasciare la piazza.

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Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha fatto tappa a Terni per il tour di campagna elettorale in vista delle prossime regionali. Il segretario ha deciso di puntare sulla questione agricola, non a caso è stata scelta un’azienda agricola di Vascigliano (l’area interessata dal rogo di Ecorecuperi che aveva messo in ginocchio più di un produttore) dove i produttori della zona lo  hanno accolto con calore. La nuova politica di Salvini in campo agricolo prevede infatti il no all’Imu sui terreni fabbricati agricoli, la rimodulazione dei contributi Pac per le zone svantaggiate, rimborso dei danni ungulati, revisione delle quote gasolio agricolo, tracciabilità delle carni provenienti dagli Usa, il no agli ogm; tutti temi particolarmente sentiti dagli impiegati nel settore primario.

“Vorrei che i miei figli bevessero latte italiano, mangiassero formaggio italiano e carne italiana” – ha detto Salvini – esprimendo apprezzamento per la campagna umbra. Il segretario non ha rispamiato frecciate sulle 80 euro di Renzi per salire poi sulla ‘ruspa’ (in realtà una motozappa), incalzato dalle domande del giornalista Mediaset Luca Telese, presente all’iniziativa con le telecamete di Matrix sulla questione Rom.

“La Lega è la Lega, gli altri mangiassero quello che arriva dall’altra parte del mondo, il riso della Birmania, le mele che arrivano dal Sud America o il latte in polvere che arriva dalla Polonia, basta anche la gente da importare, quindi bisogna difendere, detassare, bisogna investire nell’agricoltura – Dice Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega Nord L’Umbria è sempre meno rossa, io penso che abbia voglia di partire, di correre, perché il tema della sicurezza è importante come il tema della disoccupazione, qua stiamo al 50% della disoccupazione giovanile, siamo a Terni, non siamo a Marrakech! Non è possibile che non si prenda il treno tranquillamente, non è possibile che la gente venga sgozzata da un clandestino che non doveva essere qua, non è possibile che la legge Fornero sia lì da 3 anni, insomma tante cose non son possibili e noi ci siamo. Oggi sono usciti i dati del debito pubblico, record storico di sempre”.

“L’Imu agricola è un furto di 260 milioni di euro, adesso Renzi ha trovato 1 miliardo e mezzo e settimana prima ha tassato i terreni agricoli e le funivie, perché ha messo l’imu anche sulle funivie e sulle seggiovie, è da ricovero. Se era disperato settimana scorsa non vedo perché abbia trovato 1 miliardo questa settimana”.

“Noi siamo moderati, siamo tranquilli, andiamo a messa tutte le domeniche e vogliamo star tranquilli a casa nostra, tutto quà. In questo momento Renzi è un nemico perché sta facendo il danno dell’Italia, son sbarcate 7.000 persone in qualche giorno e c’è Alfano che sta cercando 6.500 posti letto per i clandestini, un po’ arriveranno magari anche quì in Provincia di Terni. I rom fanno quello che lo Stato permette loro di fare, Renzi e Alfano stanno lavorando non per gli italiani ma per gli stranieri. Sono troppi i rom che rubano e che sfruttano i minori e i bambini”.

Meno fortunata la sortita di Salvini all’Ast, dove ad accoglierlo c’era un piccolo gruppo di contestatori con al seguito lo striscione “Salvini fuori, non si strumentalizzano morti e lavoratori”. La sosta è stata però utile al segretario per un cambio di maglia, visto che qualcuno ha fatto notare che la maglia biancorossa nella settimana del derby non era proprio il look adatto. Detto fatto. Salvini ha messo sopra la maglia verde mischiandolo così col rosso. Per scusarsi ha detto “Prometto che per il derby tiferò Ternana”.

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Hanno collaborato Federica Pucino e Giulia Argenti