Una piazza che non tutti si aspettavano con circa 1500 persone a salutare il tour regionale di Matteo Salvini a sostegno della candidatura di Claudio Ricci alle prossime elezioni regionali dell’Umbria.
Il leader della Lega Nord è arrivato da Todi dove, nel corso della mattinata, il comitato elettorale è stato oggetto di atti vandalici con una svastica disegnata con vernice rossa sulle vetrate del locale; sul caso sta indagando la Polizia per risalire ai responsabili del gesto.
Anche a Terni si temevano attimi di tensione, pertanto è stato disposto un ingente spiegamento di forze dell’ordine per evitare che i contestatori di Piazza Solferino potessero venire a contatto con i sostenitori di Salvini. È bastato un cordone di Polizia ad arginare la composta protesta dei contestatori che si è limitata a cori contro il segretario nazionale della Lega.
“Vogliamo portare in Umbria qualche posto di lavoro in più e qualche immigrato in meno – ha detto Salvini al suo arrivo a Piazza Tacito.
Il viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha usato parole forti nei confronti della Lega salviniana, definita questa mattina come “fascista”, messa a confronto con quella “federalista” di Bossi. Matteo Salvini ha replicato “Nencini è un poveretto. Poi decideranno gli elettori. Fascismo e comunismo sono archiviati dai libri di storia e se qualcuno pensa di intimorire gli umbri parlando di fascismo e nazismo è un poveretto”.
Poi la passeggiata per Corso Tacito, qualche timido applauso e parola di incoraggiamento, fino al gazebo di Largo Villa Glori della Lega, dove si erano intanto radunati simpatizzanti e sostenitori. Ma il cuore dell’evento aspettava Salvini a Piazza Solferino dove ha parlato a circa 1500 persone di sanità, sicurezza, imu agricola e lavoro.
“Vogliamo l’abolizione di quella tassa infame che è l’imu agricola che mette in difficoltà i produttori italiani e permetteremo alle forze dell’ordine di fare il proprio lavoro per la sicurezza dei cittadini: non è possibile morire a Terni, mentre si beve un bicchiere di birra in un bar, per mano di un clandestino ubriaco. Quel clandestino deve essere mandato fuori a calci nel culo”. Con il suo solito linguaggio colorito Salvini ha conquistato la folla che ha applaudito alle parole del segretario: “Siamo accoglienti solo con chi rispetta le regole e le nostre tradizioni. Non ti piace il crocifisso? Allora te ne vai!”.
“Quei tre miliardi di euro che sono serviti per le ‘coop rosse’ all’accoglienza si dovevano costruire scuole ed ospedali in Africa e non portare l’Africa in Italia. E se c’è una casa popolare libera, che vada prima agli italiani e ai ternani”.
“Vogliamo tassare la prostituzione – dice ancora Salvini parlando a livello nazionale – e utilizzare i ricavi per garantire l’asilo gratuito a tutti i genitori d’Italia. Che il reato di eccesso di legittima difesa sia poi abolito; se un rapinatore ha la peggio nel corso di un furto affari suoi. Infine – ha concluso Salvini – per i pedofili e stupratori che sia introdotta la castrazione chimica”.
“Mandiamo a casa la Marini a lavorare nella sua coop, lei di sicuro non avrà problemi a trovare un lavoro nell’azienda di famiglia e non rompa più le palle a Terni”.
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