I consiglieri comunali Cristian Braganti (Patto Civico per Città di Castello), Roberto Colombo (Italia dei Valori) e Valerio Mancini (Lega Nord), hanno sottoscritto una mozione riguardante la “Fruibilità, manutenzione e pulizia del Loggiato ex Bufalini (dal 2011 Loggiato Gildoni in memoria e onore del Colonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni)”, che sarà presentata alla prossima seduta dell’assise cittadina in programma il 27 di novembre.
Il palazzo che accoglie il loggiato è una tra le tante testimonianze rinascimentali della città, già attribuito all’architetto Iacopo Barozzi detto “Il Vignola”, che alla fine del ’500 fu chiamato dall’aristocratico casato dei Bufalini per realizzare quest’opera.
I tre consiglieri vorrebbero che si dia più considerazione, e di conseguenza una maggiore valorizzazione a questo pezzo di storia. La struttura, agli inizi del ’900, fu arricchita da una copertura in vetro e metallo che ha trasformato il loggiato “in una specie di grande ingresso, come ad voler accogliere un visitatore curioso che si affaccia dalla prospiciente piazza”. E’ per questo motivo che gli autori della mozione hanno valutato la possibilità di chiudere e proteggere il loggiato Gildoni mediante porte in vetro, allo scopo di rendere fruibile l’interno della struttura anche nei mesi invernali; in questo modo sarebbero incentivate le attività e le associazioni già operanti nella struttura e non mancherebbero idee per poter godere di un’opera architettonica con radici secolari.
Braganti, Colombo e Mancini si fanno inoltre portavoce delle numerose segnalazioni dei cittadini riguardanti il degrado del sito. Su tutti spicca la grana del continuo proliferare di piccioni, che notoriamente si sistemano volentieri nella struttura, creando però un vero e proprio problema igienico-sanitario provocato dalle loro sostanze organiche. Gli acidi degli escrementi, infatti, penetrano le strutture di laterizio e di pietra e, diluiti dalla pioggia o dalla semplice umidità, creano danni irreversibili sia alle opere murarie che alle strutture metalliche.
Le sostanze organiche evacuate dei piccioni, inoltre, potrebbero dar vita ad un processo riproduttivo a catena con altri microbi che, a loro volta, potrebbero diventare elementi distruttori dei materiali di costruzione. Tutto ciò richiederebbe una particolare attenzione nella verifica dello stato di “salute” dei tetti, delle grondaie, delle strutture lignee, delle impermeabilizzazioni e, in particolare, dei luoghi di più difficile accesso.
La situazione, dicono i tre consiglieri, nonostante l’utilizzo continuato da parte dei tifernati soprattutto in occasione di eventi e manifestazioni nel centro storico, non sembra essere mai cambiata. Grande disappunto è stato espresso anche nei confronti delle reti metalliche “poste a difesa” degli ingressi del Loggiato (e al suo interno) che, oltre ad essere “inefficaci”, “costituiscono un vero obbrobrio architettonico”.
Ribadendo, dunque, l’importanza di questi spazi e del loro valore sociale, culturale ed economico, anche in considerazione del prossimo Centenario di Burri che attirerà molti turisti, i tre firmatari della mozione, riferiranno al prossimo Consiglio Comunale le loro proposte, con la speranza di poterne sentire di nuove dagli altri consiglieri o dalla stessa Giunta, per rendere ancora più decoroso e “sicuro” uno dei posti più “trafficati” del centro storico.
Non a caso, due giorni fa, durante la conferenza stampa sulle Fiere di San Florido, il sindaco Luciano Bacchetta aveva annunciato un imminente progetto riguardante proprio il loggiato, con interventi da apportare al tetto e agli ingressi e per “combattere” i piccioni.