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Salvaguardare il Castelluccio da auto e inquinamento: priorità per il Parco Nazionale dei Sibillini

Lo splendido altopiano di Castelluccio di Norcia, il bacino chiuso più esteso di tutto l’Appennino, è meta in questi giorni di consistenti flussi turistici. Alla forte attrattiva della famosa fioritura, uno degli spettacoli cromatici naturali più belli del nostro paese, si aggiungerà, l’8 luglio prossimo, il concerto che terrà il grande violinista Uto Ughi.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, di concerto con l’amministrazione comunale di Norcia, sta lavorando da tempo ad una fruizione attenta e controllata di questo delicatissimo habitat, vero e proprio scrigno di biodiversità continuamente minacciato da un eccessivo carico turistico.

Lo spunto decisivo è arrivato proprio dal concerto che il Maestro Ughi ha tenuto lo scorso anno. In quell’occasione è stato attivato un servizio di bus-navetta ed è stato regolamentato il traffico privato, bloccando le auto in tre diverse aree parcheggio. Lo stesso schema organizzativo, migliorato, verrà utilizzato l’8 luglio prossimo ma il Parco vorrebbe riproporre questa situazione per tutto il periodo estivo, regolamentando gli enormi flussi turistici che, soprattutto durante il periodo della fioritura, assediano letteralmente l’altopiano svilendo la qualità della visita turistica.

Come primo passo il Parco, per il secondo anno consecutivo, ha attivato un servizio di monitoraggio e di sensibilizzazione dei visitatori che viene svolto dalle Guide del Parco. Oltre a raccogliere alcuni importanti dati di presenze turistiche, fondamentali per qualsiasi operazione di pianificazione che si voglia intraprendere, le Guide informano i visitatori sulle modalità di corretta fruizione dell’area, illustrando le disposizioni normative attualmente vigenti (Prime misure di conservazione dei Siti Natura 2000) e le prescrizioni generali dettate dalla legge quadro sulle aree protette (art. 11 della L.394/91).

Sono semplici e basilare norme di comportamento che, purtroppo, non sempre vengono rispettate ed accettate dai visitatori: parcheggio solo nelle aree consentite, divieto di sosta notturna per i camper e divieto di occupazione di suolo pubblico con verande mobili, tavoli, sdraio ecc. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, cui spettano i compiti di sorveglianza e l’attività sanzionatoria, si trovano spesso nell’impossibilità materiale di farle rispettare anche a causa dell’insufficiente dotazione del personale a disposizione. Stessa situazione che si registra, purtroppo, anche in altre aree del Parco altrettanto delicate.

Franco Perco, Direttore del Parco, afferma che “non bisogna dimenticare l’Uomo” che tanto ha fatto per conservare questo territorio fino ai nostri giorni. “Siamo certi che da questa situazione si possa trarre vantaggio tutti – prosegue il Direttore – noi per le nostre finalità di conservazione e gli abitanti di Castelluccio per le loro attività economiche. Una regolamentazione a pagamento delle auto, ad esempio, come avviene al Parco delle Cinque Terre, sarebbe un introito economico importante ed un opportunità di lavoro per molti”.

Dai dati del monitoraggio del 2011 emergono interessanti spunti: in un solo sito di monitoraggio, nel Pian Grande, sono state contate, durante i soli fine settimana estivi e durante i giorni a cavallo di Ferragosto, ben 7942 mezzi motorizzati in sosta (camper, auto e moto). Anche solo una cifra simbolica per ogni mezzo in sosta potrebbe generare un guadagno di tutto rispetto.