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Salva Indesit, 523 milioni di euro | Stop ai licenziamenti con Whirlpool

Un accordo che vale 523 milioni di euro, siglato ieri mattina tra i vertici di Palazzo Chigi, la multinazionale statunitense Whirlpool e le organizzazioni sindacali. Un piano industriale di rilancio per gli stabilimenti della ex Indesit acquisiti dalla fetta statunitense che pone così uno stop ai licenziamenti per i lavoratori di Umbria e Marche, almeno fino al 2018, grazie al ricorso alla cassa integrazione, ad un piano di preponsionamenti, a contratti di solidarietà e a una riorganizzazione degli stabilimenti. Salvi anche 200 lavoratori dell’Alto Chiascio, insieme a quelli impiegati nelle svariate imprese dell’indotto. Una vertenza che si era aperta quando il colosso statunitense aveva rilevato il marchio di Fabriano. L’accordo è valido anche per i lavoratori lombardi prevedendo così la stabilizzazione di circa 2500 dipendenti e l’assunzione di 400 giovani. Il nuovo piano industriale si svilupperà in quattro anni, e oltre a superare la chiusura dello stabilimento di Carinaro a Caserta che per lungo tempo è stato a rischio, porta in Italia alcune produzioni dall’estero e, con oltre il 70% del totale, rende l’Italia il centro della ricerca e sviluppo del gruppo in Europa.

Indesit Company, nella notte l’accordo / No al licenziamento per 1400 lavoratori / Ammortizzatori sociali fino al 2018

Oggi è un bel giorno per centinaia di lavoratori umbri e marchigiani: con la firma di questa mattina si mette finalmente la parola fine alla vertenza Whirpool che stava inesorabilmente portando verso la cancellazione di migliaia di posti di lavoro ma che, grazie alle lunghe trattative portate avanti dal Governo, si è risolta con il ritiro del piano degli esuberi e il mantenimento di tutti gli stabilimenti produttivi”.  Sulla vertenza Whirpool l’on. Giampiero Giulietti era intervenuto più volte, al fine di sollecitare l’intervento del Governo e scongiurare qualsiasi ipotesi di tagli e chiusure. “Soltanto pochi mesi fa Whirpool aveva annunciato oltre 2.000 esuberi e la chiusura di tre stabilimenti, tra cui anche quello di Albacina a Fabriano – ha affermato l’on. Giulietti – oggi invece l’azienda ha firmato un accordo che la vede investire risorse importanti per i prossimi quattro anni e salvaguardare i livelli occupazionali. Grazie all’ottimo lavoro del Governo siamo riusciti a raggiungere un importante traguardo e a ridare un futuro ai lavoratori umbri e marchigiani e alle loro famiglie”.

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