Anche la Lega Nord di Città di Castello, come in tutta Italia, è scesa in piazza per manifestare lo sdegno nei confronti del decreto Salva Banche e, soprattutto, per schierarsi a fianco dei cittadini depauperati dei propri risparmi. Ieri (venerdì 18 dicembre), una rappresentanza dei sostenitori leghisti tifernati si sono dati appuntamento davanti alle filiali locali di Banca Marche e Banca Etruria perché, “chi ha bruciato miliardi di euro deve pagare personalmente.
“Abbiamo deciso di scendere in piazza – afferma il Consigliere Regionale Valerio Mancini – a sostegno dei nostri concittadini, truffati da un decreto che, dalla sera alla mattina, ha cancellato i risparmi di una vita a numerose famiglie: si parla di circa 30 milioni di euro. In Regione, come partito, ci siamo già mossi, convocando per primi i delegati di Banca d’Italia. Presto lo faremo anche con le rappresentanze sindacali del comparto Bancario e dei Consumatori”.
“Vogliamo vederci chiaro e riteniamo che i responsabili debbano pagare uno ad uno. – aggiunge Mancini – Ciò che è successo è vergognoso, pretendiamo il rimborso totale degli investimenti, non speculativi ovvio, ma di quelli che sono stati illustrati come forme sicure di risparmio. Il gruppo Lega Nord è stato il primo a muoversi anche a Città di Castello scendendo in piazza, mobilitandosi, ascoltando i cittadini e cercando soluzioni”.
“Come partito – conclude l’esponente del Carroccio – vogliamo che il Governo Renzi restituisca fino all’ultimo centesimo i soldi ai correntisti, chiediamo un’azione politica seria e concreta come potrebbe essere un nuovo decreto che ridia fiducia ai risparmiatori, risarcendoli immediatamente. Se siamo qui oggi è per interrompere questa catena perversa di potere in capo al PD che, con il decreto Salva Banche, ha scaricato le sue responsabilità in parte anche sui dipendenti delle banche interessate, a loro volta ignari, mettendoli in serie difficoltà e occultando importanti informazioni per svolgere con integrità il proprio compito”.