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Salute: studio, integrazione di maltodestrine e fruttosio riduce l’infiammazione

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Salute: studio, integrazione di maltodestrine e fruttosio riduce l’infiammazione

Sab, 05/10/2024 - 13:03

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(Adnkronos) - In occasione del V congresso internazionale "Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammationdiet, physical activity and sport", organizzato da Fondazione Paolo Sorbini e promosso da Enervit e Technogym, sono stati presentati oggi i risultati di una nuova ricerca condotta dall’Equipe Enervit, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, che esplora l’impatto dell’integrazione di maltodestrine (un carboidrato complesso idrosolubile) e fruttosio sulla modulazione dei biomarcatori infiammatori e del profilo lipidomico negli atleti di endurance. 

Lo studio sperimentale - riporta una nota - è stato guidato da un team di esperti dell’Equipe Enervit tra cui Stefano Righetti, medico chirurgo presso la Fondazione Irccs S.Gerardo di Monza, che si occupa di Cardiologia interventistica e dello sport, segue gli atleti delle specialità di resistenza della Federazione italiana di atletica leggera (Fidal); Elena Casiraghi, specialista in alimentazione e integrazione dello sport e docente a contratto di Teoria e Metodi di Preparazione degli Sport individuali presso l'Università degli Studi di Pavia, e Luca Mondazzi, medico chirurgo, specialista in Scienza dell'Alimentazione e in Gastroenterologia, responsabile del Servizio nutrizione di sport service Mapei e responsabile scientifico dell’Equipe Enervit Sport. 

La ricerca ha coinvolto 29 maratoneti esperti che sono stati sottoposti a due sessioni di corsa su strada da 15 km ad una intensità moderata-alta, al 90% della velocità aerobica massima. A seguito di una prima analisi del Vo2 max (parametro che indica la nostra capacità e prestazione sportiva) per stabile la velocità aerobica massima degli atleti, lo studio è stato condotto con un disegno cross-over, in cieco, e controllato con placebo. 

Durante la prima sessione di corsa metà dei corridori ha assunto una miscela di maltodestrine e fruttosio (rapporto 2:1), l'altra ha ricevuto un placebo, mentre durante la seconda sessione coloro che avevano ricevuto la miscela hanno ricevuto il placebo e viceversa. Il protocollo di analisi - dettaglia la nota - prevedeva l'assunzione dei carboidrati immediatamente prima, durante e fino a due ore dopo l'attività fisica, con l’obiettivo di valutare il loro effetto sull'infiammazione e sul recupero post-sforzo.  

I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli infiammatori negli atleti che hanno assunto la miscela di carboidrati. In particolare, si è osservato un calo dei globuli bianchi, dei neutrofili e dell'interleuchina-6 (IL-6) nelle prime ore successive all'esercizio. Questi marcatori sono associati ai processi infiammatori e di risposta allo stress, e la loro riduzione è stata attribuita all'effetto positivo dell'integrazione. Inoltre, i livelli di cortisolo, un indicatore di stress fisico, sono risultati più bassi rispetto al gruppo placebo, suggerendo un miglior recupero a breve termine. Un altro aspetto rilevante emerso riguarda il profilo lipidomico. L'assunzione di carboidrati, infatti, ha stimolato un aumento transitorio degli Omega-3 nel sangue nelle ore successive all’attività, acidi grassi noti per le loro proprietà antinfiammatorie, ed una riduzione di Omega-6 24 ore dopo l’esercizio, spesso associati a processi infiammatori. Questo equilibrio ha potenzialmente favorito una modulazione positiva dell'infiammazione. 

Particolarmente interessante è stato l'effetto del rapporto tra Omega-6 e Omega-3 sul danno muscolare. Gli atleti con un rapporto più equilibrato tra questi acidi grassi hanno mostrato minor danno muscolare legato all’esercizio, misurato attraverso i livelli di creatina-chinasi (CK). Al contrario, un rapporto sbilanciato ha favorito un maggior incremento della CK, suggerendo un impatto negativo su muscoli. Questi risultati - spiegano gli esperti - evidenziano l'importanza di una nutrizione mirata. La ricerca dell'Equipe Enervit apre nuove prospettive per gli atleti di endurance che cercano di massimizzare il recupero muscolare e minimizzare i rischi associati a un'eccessiva infiammazione post-allenamento. 

"I nostri risultati dimostrano chiaramente che l'integrazione con maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1 può modulare in modo significativo l'infiammazione post-esercizio - afferma Righetti - Questo è un aspetto che potrebbe essere cruciale per gli atleti di endurance, che si confrontano costantemente con allenamenti intensi e frequenti. Questi risultati aprono nuove strade per l'ottimizzazione delle strategie di recupero e rappresentano un grande passo avanti nel campo della nutrizione sportiva". 

Secondo quanto emerso dalla ricerca, assumere maltodestrine e fruttosio 2:1, a 80g/h, immediatamente prima, durante e nelle 2 ore successive ad una corsa di circa 1 ora a intensità moderata-alta, è in grado di ridurre significativamente l'infiammazione post-esercizio, con minori livelli di IL-6, globuli bianchi, neutrofili e hs-Pcr. Lo studio - conclude la nota - non solo conferma l'efficacia dell'integrazione di carboidrati, ma suggerisce anche che il bilanciamento tra Omega-6 e Omega-3 nel sangue può avere un impatto cruciale sul danno muscolare e, di conseguenza, sulle capacità di recupero di un atleta. 

(Adnkronos) – In occasione del V congresso internazionale “Healthy Lifespan – Positive nutrition, antiinflammationdiet, physical activity and sport”, organizzato da Fondazione Paolo Sorbini e promosso da Enervit e Technogym, sono stati presentati oggi i risultati di una nuova ricerca condotta dall’Equipe Enervit, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, che esplora l’impatto dell’integrazione di maltodestrine (un carboidrato complesso idrosolubile) e fruttosio sulla modulazione dei biomarcatori infiammatori e del profilo lipidomico negli atleti di endurance. 

Lo studio sperimentale – riporta una nota – è stato guidato da un team di esperti dell’Equipe Enervit tra cui Stefano Righetti, medico chirurgo presso la Fondazione Irccs S.Gerardo di Monza, che si occupa di Cardiologia interventistica e dello sport, segue gli atleti delle specialità di resistenza della Federazione italiana di atletica leggera (Fidal); Elena Casiraghi, specialista in alimentazione e integrazione dello sport e docente a contratto di Teoria e Metodi di Preparazione degli Sport individuali presso l’Università degli Studi di Pavia, e Luca Mondazzi, medico chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Gastroenterologia, responsabile del Servizio nutrizione di sport service Mapei e responsabile scientifico dell’Equipe Enervit Sport. 

La ricerca ha coinvolto 29 maratoneti esperti che sono stati sottoposti a due sessioni di corsa su strada da 15 km ad una intensità moderata-alta, al 90% della velocità aerobica massima. A seguito di una prima analisi del Vo2 max (parametro che indica la nostra capacità e prestazione sportiva) per stabile la velocità aerobica massima degli atleti, lo studio è stato condotto con un disegno cross-over, in cieco, e controllato con placebo. 

Durante la prima sessione di corsa metà dei corridori ha assunto una miscela di maltodestrine e fruttosio (rapporto 2:1), l’altra ha ricevuto un placebo, mentre durante la seconda sessione coloro che avevano ricevuto la miscela hanno ricevuto il placebo e viceversa. Il protocollo di analisi – dettaglia la nota – prevedeva l’assunzione dei carboidrati immediatamente prima, durante e fino a due ore dopo l’attività fisica, con l’obiettivo di valutare il loro effetto sull’infiammazione e sul recupero post-sforzo.  

I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli infiammatori negli atleti che hanno assunto la miscela di carboidrati. In particolare, si è osservato un calo dei globuli bianchi, dei neutrofili e dell’interleuchina-6 (IL-6) nelle prime ore successive all’esercizio. Questi marcatori sono associati ai processi infiammatori e di risposta allo stress, e la loro riduzione è stata attribuita all’effetto positivo dell’integrazione. Inoltre, i livelli di cortisolo, un indicatore di stress fisico, sono risultati più bassi rispetto al gruppo placebo, suggerendo un miglior recupero a breve termine. Un altro aspetto rilevante emerso riguarda il profilo lipidomico. L’assunzione di carboidrati, infatti, ha stimolato un aumento transitorio degli Omega-3 nel sangue nelle ore successive all’attività, acidi grassi noti per le loro proprietà antinfiammatorie, ed una riduzione di Omega-6 24 ore dopo l’esercizio, spesso associati a processi infiammatori. Questo equilibrio ha potenzialmente favorito una modulazione positiva dell’infiammazione. 

Particolarmente interessante è stato l’effetto del rapporto tra Omega-6 e Omega-3 sul danno muscolare. Gli atleti con un rapporto più equilibrato tra questi acidi grassi hanno mostrato minor danno muscolare legato all’esercizio, misurato attraverso i livelli di creatina-chinasi (CK). Al contrario, un rapporto sbilanciato ha favorito un maggior incremento della CK, suggerendo un impatto negativo su muscoli. Questi risultati – spiegano gli esperti – evidenziano l’importanza di una nutrizione mirata. La ricerca dell’Equipe Enervit apre nuove prospettive per gli atleti di endurance che cercano di massimizzare il recupero muscolare e minimizzare i rischi associati a un’eccessiva infiammazione post-allenamento. 

“I nostri risultati dimostrano chiaramente che l’integrazione con maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1 può modulare in modo significativo l’infiammazione post-esercizio – afferma Righetti – Questo è un aspetto che potrebbe essere cruciale per gli atleti di endurance, che si confrontano costantemente con allenamenti intensi e frequenti. Questi risultati aprono nuove strade per l’ottimizzazione delle strategie di recupero e rappresentano un grande passo avanti nel campo della nutrizione sportiva”. 

Secondo quanto emerso dalla ricerca, assumere maltodestrine e fruttosio 2:1, a 80g/h, immediatamente prima, durante e nelle 2 ore successive ad una corsa di circa 1 ora a intensità moderata-alta, è in grado di ridurre significativamente l’infiammazione post-esercizio, con minori livelli di IL-6, globuli bianchi, neutrofili e hs-Pcr. Lo studio – conclude la nota – non solo conferma l’efficacia dell’integrazione di carboidrati, ma suggerisce anche che il bilanciamento tra Omega-6 e Omega-3 nel sangue può avere un impatto cruciale sul danno muscolare e, di conseguenza, sulle capacità di recupero di un atleta. 

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