Il laboratorio di botanica e cura del verde, che due volte a settimana si tiene all’interno del Museo di Storia Naturale e del Territorio di Città della Pieve, produce i suoi primi frutti.
E’ stato inaugurato nello scorso week end, in concomitanza con le celebrazioni di San Luigi Gonzaga e dell’Infiorata del Terziere Casalino, il Giardino di Palazzo Corgna.
Allestito sul terrazzo dello storico edificio, il giardino si compone di vasche di terracotta, con essenze arboree e floreali anche di specie antiche e autoctone. Al suo allestimento hanno lavorato i ragazzi che da marzo partecipano al progetto “I patrimoni museali del Trasimeno per un welfare di comunità – La democratizzazione della cultura a partire da TrasiMEMO Arts & Crafts”, finanziato della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e gestito dalla Cooperativa “Frontiera Lavoro”. Si tratta di un progetto nato per coinvolgere giovani e giovanissimi con disagio psichico e cognitivo in attività pratiche all’interno dei musei demoetnoantropologici del territorio, tra cui appunto quello di storia naturale di Città della Pieve.
Ogni mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 13, i ragazzi entrano a Palazzo Corgna per seguire corsi di formazione e prendere parte ad attività legate alla botanica, con lo studio didascalico di erbe aromatiche, del loro utilizzo e delle proprietà in cucina. Gli approfondimenti spaziano dalla medicina alla naturopatia. Tra le attività in corso uscite sul territorio circostante per il riconoscimento della flora locale, piantumazione e cura, preparazione e degustazione di tisane prodotte con erbe, conoscenza del Museo e delle sue peculiarità per poter poi operare, quali volontari, all’interno dello stesso.
E come detto tra i primi risultati di questo progetto vi è il Giardino di Palazzo Corgna, la cui inaugurazione è avvenuta sabato scorso alla presenza del vicesindaco Lucia Fatichenti e dell’assessore alla cultura Luca Marchegiani.
“E’ un progetto di grande utilità – ha dichiarato Marchegiani – in quanto alla valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico unisce una finalità terapeutica. L’Amministrazione crede molto in questa iniziativa che auspichiamo possa essere proseguita e ulteriormente sviluppata poiché potrebbe creare nuove opportunità di fruizione non solo di questo Palazzo, ma anche del prestigioso Museo che ospita”.
Particolarmente felice di partecipare al progetto si è detta la corsista Antonella Marchesini, sia per le conoscenze acquisite in campo di botanica, sia sotto il profilo della socializzazione.
In occasione dell’inaugurazione del giardino è stata presentata l’attività svolta ed è stato possibile degustare tisane fredde preparate con le piante coltivate.