L’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino è stato al centro di un incontro, svoltosi nei giorni scorsi, tra il direttore generale dell’Usl Umbria 1 Andrea Casciari, il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e il vicesindaco Rita Cecchetti, per verificare una serie di problematiche legate proprio al presidio di Branca e all’avvio dei lavori della Casa della Salute all’ex Ospedale di Gubbio.
Casciari ha tenuto a precisare che, per il nosocomio di Branca, “i risultati raggiunti nel 2018 sono stati ottimi: sono aumentate le prestazioni per circa 2 milioni di euro e si ritiene che il trend sarà ancora in crescita grazie ad una serie di interventi attuati o in via di realizzazione, quale l’aumento di 8 posti per la lungodegenza sotto la direzione dell’U.O. di medicina“.
“Sarà inoltre rivisitato l’intero percorso della Rianimazione – ha spiegato Casciari – e sono infatti iniziati il 24 maggio i lavori di adeguamento tecnologico e strutturale del reparto, per una durata di circa 2 mesi, che permetteranno l’incremento dei posti letto da 6 a 8. Tali opere di ammodernamento consentiranno di far fronte all’incremento dell’attività, soprattutto per i casi particolarmente complessi. All’inizio di luglio, infine, saranno inaugurati i locali ristrutturati nei reparti di ostetricia, pediatria e del centro regionale di fibrosi cistica“.
Alle preoccupazioni espresse dal sindaco Stirati sul mantenimento dei livelli di qualità del presidio, con particolare riferimento al turn over del personale medico, il direttore Casciari ha ribadito che è in atto il concorso per il primario di medicina e che lo stesso avverrà per i prossimi pensionamenti. Per quanto riguarda le difficoltà per il reperimento di personale medico per ostetricia e ginecologia, a fronte invece dell’aumento del numero di parti, “ci stiamo adoperando per risolvere la problematica“.
Per quanto riguarda i lavori della Casa della Salute, si sta completando l’acquisizione dei pareri necessari da parte della Sovrintendenza, che consentirà l’avvio della gara di affidamento dell’intervento, sulla base del progetto già elaborato, e che verrà presentato alla cittadinanza entro l’autunno. Se tutto procederà come previsto, i lavori potranno partire entro i primi mesi del 2019.
Per quanto riguarda la gestione attuale dei servizi del territorio, sarà avviato dai primi di luglio un potenziamento dell’attività dei medici di famiglia, con l’apertura di un ambulatorio centrale presso il Centro di Salute, dal lunedì al venerdì, con orario continuato dalle 12 alle 16 e il sabato dalle 8 alle 14. Tale intervento denominato AFT – Aggregazione Funzionale Territoriale, garantirà nel territorio la continuità dell’assistenza, integrando l’attività dei medici di medicina generale e la Guardia Medica notturna e festiva, garantendo una effettiva presa in carico della persona, in particolare i pazienti fragili ed in dimissione protetta, anche in collegamento con le Centrali Operative Territoriali (COT) e successivamente con la istituenda rete del Numero Unico Europeo 116117.