(Adnkronos) – Oltre 11mila infortuni sugli sci in 1 anno. Un dato che riguarda soltanto l’Alto Adige, ma che offre uno spaccato dei rischi più frequenti sulla neve e un identikit dell’incidentato in pista. A riportare i dati è la Siot, la Società italiana di ortopedia e traumatologia, mentre con le vacanze di Natale alle porte gli appassionati di sport invernali si preparano a partire.
Secondo una recente indagine a cura dell’Istituto provinciale di statistica Astat della Provincia autonoma di Bolzano, che ha analizzato per l’inverno 2023-2024 gli infortuni registrati sui 44 chilometri quadrati di piste altoatesine, su un totale di 11.121 infortuni sulla neve – tra sci, snowboard e altri sport invernali – il 51,7% ha coinvolto donne e il 48,3% uomini. Dalla ricerca emerge che, nella maggior parte dei casi, chi si infortuna fa tutto da solo: la caduta senza il coinvolgimento di terzi è la causa di infortunio più frequente e riguarda il 77,6% delle sportive e degli sportivi; segue la collisione con altre persone (11,4%). Spicca poi un altro dato: in oltre la metà dei casi (50,3%) gli incidenti sono avvenuti sulle piste rosse, il 40% sulle blu e soltanto il 9% circa sulle nere. A farsi male più spesso sono gli under 20 e gli over 50: la percentuale più consistente di persone coinvolte in infortuni ha tra gli 11 e i 20 anni (21%, 21,8% maschi e 20,2% femmine), seguita dalla fascia d’età 51-60 anni (20,2%, 17% maschi e 23,1% femmine).
Riguardo infine al tipo di traumi riportati, sempre secondo i dati Astat le distorsioni al ginocchio risultano nel 26,8% dei casi, soprattutto tra 51 e 60 anni (22,8%) e nella fascia 41-50 anni (20,7%), seguite dai traumi alla spalla che si registrano soprattutto fra i 51-60enni (22%). In generale, le parti del corpo più colpite sono il ginocchio nel 38,7% dei casi (maschi 31,4% e femmine 68,6%), seguito da spalla nel 12,7% (maschi 66,6 e femmine 33,4%) e testa (7,7%). “Lo sciatore tradizionale ha una prevalenza di lesioni ai legamenti del ginocchio e traumi alla spalla, mentre lo snowborder presenta più traumi al polso, gomito e spalla e meno al ginocchio”, precisa Pietro Simone Randelli, presidente Siot e direttore I Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Milano, Istituto ortopedico Gaetano Pini.