Salta, per l’ennesima volta nel corso di questa legislatura, il Consiglio comunale. Nei mesi scorsi era quasi ‘routine’ ma negli ultimi mesi sembrava che le cose si fossero in qualche modo appianate, con la fine di alcuni maldipancia.
Ma oggi, ecco che la maggioranza – che di fatto lo è di strettissima misura – è di nuovo scivolata sul numero legale.
Al momento dell’avvio dei lavori dell’aula, mancavano infatti all’eppello, Elio Graziosi del Gruppo Misto; Chiara Allegretti del Partito Democratico; Lorella Trombettoni del Gruppo Misto ed il capogruppo socialista Roberto Ciancaleoni.
Trombettoni e Ciancaleoni sono ormai da tempo all’opposizione, mentre Graziosi e la Allegretti sono arrivati in ritardo, quando però gli esponenti dell’opposizione ormai erano pronti ad andarsene.
I forzisti Meloni e Ceccucci, Stefania Filipponi, Cetorelli della Lega e i due pentastellati erano rimasti in attesa dell’evolversi degli eventi, senza aver inserito il badge di registrazione.
Scaduto il tempo utile per rendere valida la seduta prendendo atto della mancanza del numero legale, al presidente del Consiglio comunale Alessandro Borscia non è rimasto che dichiare nulla la seduta.
E pensare che era già partita sotto i peggiori auspici, con Riccardo Meloni di Forza Italia ed Agostino Cetorelli della Lega, che venerdì scorso avevano fatto saltare pure la conferenza dei capigruppo abbandonando la seduta e facendo mancare il numero legale.
Gli esponenti dell’opposizione avevano infatti dichiarato che il presidente Borscia, aveva annunciato la data della massima assise civica, senza aver prima ascoltato le opinioni dei capigruppo.
Un clamoroso autogol a ridosso dell’imminente fase di campagna elettorale.