I saldi invernali si apriranno il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, e dureranno 60 giorni in Umbria come nel resto d'Italia. La decisione è stata presa oggi da una conferenza nazionale tra gli assessori regionali con delega al Commercio, che mirava a uniformare il periodo di saldi per evitare difformità tra regioni che avrebbero creato problemi tra esercizi di territori confinanti.
“Un accordo che fissa un punto fermo nelle politiche regionali del commercio – sottolinea l'assessore per l'Umbria Fabrizio Bracco – dando certezze anche ai consumatori e alle famiglie umbre”.
La Confcommercio regionale ha condiviso questa scelta, che però era stata criticata da moltissimi esercenti intervistati in un inchiesta di Tuttoggi.info. I singoli commercianti sottolineavano infatti in modo ricorrente come il 6 gennaio fosse una data troppo anticipata per dare il via alla stagione dei saldi, che di fatto andava a penalizzare duramente le vendite natalizie (leggi tutto).
La necessità di uniformare la data tra le regioni lascia intuire che alla base della decisione ci sia stata una sorta di gioco al ribasso, che ha visto negli anni molti territori anticipare i saldi per “sottrarre” clienti alle vicine regioni.
Secondo il piano saldi deciso per il biennio 2011-2012, i saldi estivi inizieranno il primo sabato di luglio, anche questa una data poco condivisa dagli esercizi, che hanno indicato piuttosto agosto come il periodo più idoneo.
Quanto alle modalità dei saldi, questi potrano essere fatti nei negozi di abbigliamento, calzature, biancheria, articoli da viaggio, sportivi, e per i prodotti natalizi, che dovranno apporre i cartelli “vendite di fine stagione” o “saldi”, tenendo ben distinti gli articoli in sconto (riportando il prezzo originale e la percentuale scontata), da quelli in vendita ordinaria.