Internet e nuove abitudini dei consumatori: troppo lunghi e vicini alle feste, chiesta una sperimentazione. L'allarme sui negozi di prossimità
Nell’era di internet, che ha cambiato anche il modo di fare acquisti, la normativa italiana va rivista. E’ quanto torna a chiedere il presidente umbro di Confesercenti, Giuliano Granocchia, che spiega: “La legge va rivista a livello nazionale, perché risente degli anni e delle modifiche che il mondo ha subito: si va su internet e si trovano offerte di tutti i tipi. Abbiamo chiesto – precisa Granocchia – di convocare un tavolo di categoria per valutare la possibilità che, in vista degli ultimi saldi, l’Umbria possa diventare un laboratorio con definizione di nuove date e strumenti diversi. I saldi sono troppo vicini alle feste e durano troppo, servono periodi più corti che non danneggino i consumatori. I saldi in sé sono uno strumento obsoleto che, seppure per i commercianti siano un momento storicamente importante, ormai hanno perso forza e importanza”.
Il presidente di Confesercenti Umbria parla inoltre dell’attenzione che meriterebbero i negozi di prossimità, purtroppo sempre più soli: “Sono un vero e proprio ‘presidi sociali’, capaci di garantire, soprattutto nei centri storici e nelle frazioni del nostro territorio, un servizio ad una popolazione con tanti anziani e pochi giovani. Sono un punto di riferimento e benché stretti dalla concorrenza martellante della grande distribuzione, il loro ruolo – conclude Giuliano Granocchia – dovrebbe essere recepito e difeso dalle amministrazioni locali”.