Prendere esempio dal Comune di Bergamo che con apposta ordinanza ha stabilito orari stringenti che regolamentano le apertura di sale slot e scommesse. È questa la proposta dei consiglieri dem Sarah Bistocchi e Tommaso Bori per la sala scommesse a ridosso della scuola media Foscolo, del liceo Galilei e delle scuole materne Tiglio e Santa Croce e che è stata inaugurata settimane fa a Porta Pesa tra le proteste di residenti e genitori.
“Bene ha fatto il Consiglio Comunale – commentato dalle file del Pd – ad approvare velocemente una modifica al regolamento tesa ad equiparare le sale scommesse alle sale giochi per quanto riguarda la loro collocazione: la distanza di sicurezza prevista dalla Legge regionale 21 novembre 2014 n. 21, che stabilisce una distanza minima di 500 metri tra le sale giochi e i luoghi sensibili (in primis scuole di ogni ordine e grado), è ora applicata anche alle sale scommesse. Il che significa che, ad oggi, con le modifiche apposte, la sala scommesse a Porta Pesa non potrebbe neanche essere aperta. È quindi giunta l’ora che il Sindaco Romizi e la sua Giunta affrontino la regolamentazione delle strutture già esistenti”.
In morto Comuni italiani si sta sta cercando di arginare il proliferare del fenomeno della ludopatia, soprattutto tra i giovanissimi, sia attraverso specifiche campagne di comunicazione all’interno delle scuole sia limitando il numero di centri scommesse e slot machine in prossimità di luoghi sensibili. E’ proprio in questa direzione che va il Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, di cui il Comune di Perugia è tra i primi sottoscrittori, in cui si chiede che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.
Tra i Comuni italiani che stanno agendo in questo senso, e cioè emettendo ordinanze ad hoc per regolamentare gli orari di apertura di queste strutture, spicca il Comune di Bergamo: con apposita ordinanza il Sindaco ha stabilito orari stringenti che regolamentano le aperture di sale slot e sale scommesse, considerato che il contrasto dei fenomeni patologici connessi al gioco compulsivo può essere utilmente esercitato anche attraverso interventi volti a regolare e limitare l’accesso alle apparecchiature di gioco.
“Il sindaco Romizi – concludono Bori e Bistocchi – prenda coraggio e si faccia interprete di un sentimento di allarme diffuso in città: è necessario adottare con urgenza, come nel caso di Bergamo, un’ordinanza per limitare l’incidenza di sale slot e sale scommesse al fine di arginare un fenomeno sociale in preoccupante aumento soprattutto tra bambini e adolescenti”. La questione torna ora a palazzo dei Priori.