Cronaca

Un soffio di vento… tra danza e natura | Successo per il saggio di fine anno

Si fa presto a dire saggio… un’intera stagione di studi, allenamenti, prove, tempo strappato agli impegni quotidiani sempre più pressanti per inscenare il saggio, anzi no, lo spettacolo teatrale di fine anno; non per nulla è stato realizzato, nella serata di venerdì 12 maggio, in una delle cornici più suggestive d’Italia: il teatro “Giancarlo Menotti” di Spoleto.

In questo sancta sanctorum dell’arte espressiva, due mondi apparentemente posti agli antipodi, quelli della danza classica e di quella moderna, con le loro più ampie varianti che partono dalla classica passando dal modern, dalla contemporanea, dal fusion, fino ad arrivare all’hip hop nelle due versioni old e new school, si sono uniti per incantare un location che, dopo la battuta di arresto degli scorsi anni, ha finalmente registrato il tutto esaurito.

Un sodalizio ormai collaudato quello tra la sezione danza della “Palestra X2, sapientemente diretta da Francesca Celesti e la scuola di danza “Arabesque”, capeggiata dalla maestra Claudia Succhielli, le quali si avvalgono della preziosa collaborazione della “Baila Dance Studio”, dei maestri Filippo Sodi e Matteo Budelli e, novità di quest’anno, dell’attore Alessandro Morbidelli.

Il tema della Natura

Il tema di quest’anno è stata la Natura: un soffio di vento ci ha accompagnati in un viaggio nel nostro fragile ecosistema fatto di ghiacci, campagne, boschi, giungle, savane, deserti, mari; ora esaltandone la grandiosità, ora ammonendoci a non deturparla.

I giovani artisti in erba, nei loro costumi minuziosamente preparati e le coreografie magistralmente dirette ed interpretate, si sono avvicendati tra le scenografie con agile armonia trasmettendo agli spettatori il loro semplice ma fondamentale messaggio: nostro dovere è rispettare la Natura.

Un messaggio evidente per tutto il viaggio, rafforzato nel finale da un plateale quanto intenso lancio di bottiglie di plastica vuote, fatto dalla storica crew dell’hip hop spoletino, gli Swag, nell’oceano della nostra indifferenza al disastro ecologico che incombe.

Forse il germoglio che invertirà il corso degli eventi è sbocciato proprio da questo evento, chissà…