Le tre individuate grazie alla preziosa testimonianza di un uomo. Dopo San Gemini le tre erano entrate in azione a Cassino
Avevano noleggiato un’auto a Roma, usando tra l’altro un documento di cui era stato denunciato lo smarrimento, per muoversi tra l’Umbria ed il Lazio ed effettuare vari furti in appartamento. Uno di questi è stato messo a segno il 27 dicembre scorso a San Gemini, con i carabinieri che le hanno poi denunciate per furto in abitazione aggravato. Si tratta di tre donne, due di origine croata, rispettivamente di 24 e 26 anni e la terza nata in Italia, 29enne, tutte gravate da precedenti e domiciliate presso un campo nomadi della Capitale. Una di loro, tra l’altro, è in avanzato stato di gravidanza.
Nella tarda mattinata del 27 dicembre scorso, le tre donne erano state notate da un residente in un condominio di San Gemini mentre si allontanavano in tutta fretta dall’edificio, dove poi si è scoperto che era stato perpetrato un furto e ne era stato tentato un altro in due appartamenti posti sul medesimo pianerottolo. Nel primo caso erano stati asportati denaro e monili in oro per un valore di circa 7mila euro. Grazie alle indicazioni fornite dal testimone, i carabinieri sono risaliti, mediante visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza comunale, al modello ed alla targa del veicolo in uso alle tre donne, che è risultato noleggiato presso un hub della Capitale, peraltro utilizzando un documento che era stato oggetto di denuncia di smarrimento da parte del legittimo intestatario pochi giorni prima. Grazie al sistema GPS attivo sulla vettura, i militari l’hanno poi localizzata, la mattina del 28 dicembre, nel Comune di Cassino, dove è stata fermata e controllata dai militari dell’Arma della locale Compagnia, che hanno così potuto recuperare, oltre a numerosi arnesi da scasso, la refurtiva di un altro furto in abitazione che le tre avevano perpetrato poco prima proprio nel Comune laziale, ammontante ad una somma di denaro di circa 700 euro.
Per le tre donne, tutte pluripregiudicate, una delle quali in avanzato stato di gravidanza, è così scattato il deferimento sia alla Procura di Terni che a quella di Cassino. I carabinieri della stazione di San Gemini hanno anche avviato la proposta alla Questura di Terni per l’irrogazione del “foglio di via” con “divieto di ritorno” nel comune ternano. Le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento delle indagate in altri episodi simili avvenuti nella provincia di Terni nei giorni a ridosso del Natale.