Riccardo Foglietta
Questa mattina si è tenuta presso il Comando dei Carabinieri di Terni la conferenza stampa con cui è stata illustrata l’operazione che ha portato all’arresto, effettuato da militari della stazione dei Carabinieri di Ferentillo in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal dott. Panariello, GIP presso il tribunale di Terni, a seguito della richiesta del Pubblico Ministero Raffaella Gammarota, di una pregiudicata di trentacinque anni. La donna, a seguito di indagini avviate verso la fine del 2009, è risultata essere l’autrice, insieme ad altre due persone rimaste al momento ignote, di un ingente furto effettuato in un’abitazione. A quanto pare il “bottino” ammonterebbe alla bellezza di circa duecentomila euro fra contanti, buoni postali e oro, conservati dalle vittime del furto all’interno della propria abitazione: a riguardo, i Carabinieri hanno colto l’occasione della conferenza stampa per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle cautele minime che i cittadini possono adoperare al fine di evitare episodi di questo tipo. All’epoca dei fatti, presso Ferentillo, l’autrice del reato aveva attirato un’anziana donna ed il figlio fuori dalla propria abitazione, prospettando loro un vantaggioso acquisto di medicinali insieme a dei contratti favorevoli per la fornitura di servizi idrici e di energia elettrica. Mentre i tre erano impegnati in una conversazione, i complici dell’interlocutrice sono entrati nella casa rimasta incustodita ed hanno perpetrato il furto; i proprietari dell’abitazione si sono resi conto dell’accaduto una volta rientrati in casa, dopo che la donna si era precipitosamente allontanata a seguito di una telefonata per poi darsi alla fuga a bordo di un’autovettura. Dai primi accertamenti effettuati lungo la strada Valnerina era stato possibile rinvenire i contenitori, di cui i ladri si erano già liberati, in cui erano custoditi il denaro contante unitamente ai buoni postali trafugati dall’abitazione. In seguito, grazie all’analisi delle strumentazioni di controllo del traffico posizionate lungo la Valnerina, è stato possibile estrapolare le targhe di alcuni mezzi sospetti, tra cui figurava l’autovettura descritta dalla vittima come quella utilizzata dalla ladra per fuggire. Si è quindi proceduto ad identificare il proprietario del veicolo, persona di fatto legata alla donna, ed a far visionare alla vittima un fascicolo fotografico contenente le immagini di tutte le persone che avrebbero potuto utilizzare il mezzo: sia la vittima del furto che il figlio non hanno esitato a riconoscere la persona che li aveva attirati fuori di casa. L’analisi dei tabulati telefonici in uso alle persone indicate come autori del reato ha fornito un ulteriore riscontro al disegno dell’accusa. Successivamente la donna è stata deferita all’Autorità giudiziaria e, nella giornata di sabato, è stata individuata presso un’abitazione sita in provincia di Ancona, grazie ad un lavoro di localizzazione reso lungo dalle difficoltà causate dallo stato di nomadismo della pregiudicata che, una volta arrestata, è stata associata alla casa circondariale di Villa Fistigi, in provincia di Pesaro, ove rimarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nel corso della perquisizione effettuata dai militari in occasione dell’arresto è stato inoltre possibile recuperare e porre sotto sequestro ulteriore materiale probante circa la responsabilità della donna nel reato a lei contestato; la refurtiva, invece, non è stato possibile recuperarla anche a causa del notevole lasso di tempo intercorso.
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