Si è avvicinata ad una anziana che camminava per strada, insieme ad un’altra donna, facendo finta di conoscerla, abbracciandola e baciandola. Ma quello slancio di affetto con la signora che in realtà era una perfetta sconosciuta era servito in realtà a sottrarle una catenina d’oro con il crocefisso che l’anziana portava al collo senza che lei se ne accorgesse. Fortuna però ha voluto che ad assistere alla scena c’era un passante, che si è reso conto di tutto e che ha permesso di acciuffare la ladra ed i suoi complici.
Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio a Sant’Angelo di Celle, frazione di Deruta. Due donne – risultate poi essere L.M., 48 anni, e B.S., 33 anni, entrambe domiciliate a Foligno e con precedenti penali specifici – si sono avvicinate all’anziana, mettendo in atto il furto secondo una modalità ormai nota, per poi allontanarsi a bordo di un’auto all’interno della quale c’era un 19enne (B.M. le iniziali, incensurato, residente in Toscana).
L’anziana non si è accorta subito del furto: a metterla in allarme qualche istante dopo è stato un passante, che ha notato la scena e capendo tutto le ha chiesto di controllare se le donne le avessero sottratto qualcosa. Ed effettivamente la catenina era sparita. A quel punto è stato lui stesso ad accompagnare la derutese nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia, fornendo ai militari importanti dettagli sulle due donne e sull’auto con cui si erano allontanate, una Renault Clio nera.
I carabinieri di Deruta e quelli del Nucleo Radiomobile di Todi, che erano già impegnati in servizi di controllo del territorio, hanno immediatamente individuato e fermato la macchina a San Niccolò di Celle.
I tre occupanti sono stati condotti quindi presso la stazione dell’Arma e sottoposti a perquisizione personale, nel corso della quale, oltre alla catenina, sono stati rinvenuti altri oggetti preziosi. Informato il magistrato di turno, i tre sono stati quindi arrestati per furto e ricettazione; le due donne sono state trasferite presso il carcere femminile di Perugia, mentre l’uomo presso quello di Spoleto.
Parte della refurtiva recuperata, quindi, è stata restituita ai legittimi proprietari. Alcuni oggetti sono custoditi presso la Stazione Carabinieri di Deruta in attesa di identificare le persone alle quali sono stati sottratti.