Vendevano roulotte e case mobili ai terremotati sfollati, tra cui alcuni di Norcia e Cascia, ma in realtà era una truffa. Per questo tre persone sono state denunciate a piede libero dai carabinieri della Compagnia di Spoleto (guidata dal capitano Marco Belilli). Ancora una volta i militari dell’Arma sono intervenuti a difesa delle numerose persone in difficoltà a causa del terremoto. Scoprendo in breve tempo tre italiani che, secondo le accuse, avrebbero approfittato dello stato di necessità di alcuni sfollati proponendo loro delle situazioni abitative temporanee che in realtà non sono mai arrivate.
Diverse le attività investigative portate avanti dai militari della Stazione di Cascia e della Tenenza di Norcia. Gli operanti hanno deferito, infatti, in stato di libertà due uomini e una donna che, approfittando delle condizioni di grave disagio delle loro vittime colpite dal terremoto, hanno perpetrato truffe riguardanti la vendita di una roulotte e una casetta in legno.
In particolare, a Cascia un ignaro acquirente aveva risposto ad un annuncio su un famoso sito on-line per l’acquisto di una roulotte. Dopo aver concordato con l’inserzionista, una donna, il prezzo del mezzo comprensivo delle spese per il trasporto fino alla propria residenza (1.200 euro), l’acquirente effettuava un bonifico bancario al venditore per l’importo di 500 euro. Dopo qualche giorno, notando il ritardo nella consegna, lo stesso tentava di contattare nuovamente la donna con la quale aveva precedentemente definito l’acquisto che nel frattempo si rendeva irreperibile. Resosi conto della truffa subita, l’uomo si è rivolto ai carabinieri per denunciare l’accaduto.
L’indagine, che si è sviluppata in brevissimi tempi, ha portato all’identificazione e alla successiva denuncia a piede libero di un soggetto, pregiudicato, 44enne della provincia di Rovigo, resosi autore, già in passato, di analoghi episodi, intestatario del conto corrente bancario dove giungevano i soldi. Successivamente è stata identificata la donna, una 32enne della provincia di Agrigento che risultava poi essere incaricata di definire le vendite con gli ignari acquirenti. Infine veniva accertato come i due soggetti lavorassero in collaborazione, addirittura dalla Spagna, da dove avrebbero prelevato il denaro e gestito i proventi delle truffe.
La seconda indagine ha preso il via in seguito ad una truffa perpetrata ai danni di un 44enne – non residente nella zona – con la casa divenuta inagibile a seguito del terremoto. L’uomo aveva pensato di ricercare una casa in legno e riusciva a trovare su un sito online un’inserzione di una casa mobile prefabbricata delle dimensioni di metri 9 x 3, composta da 2 camere ed un bagno, con 4/6 posti letto. Pertanto, rispondeva all’annuncio concordando il prezzo di 4.200 euro, con l’obbligo di versare in anticipo 2.000 euro. Dopo qualche giorno non ricevendo quanto acquistato, anch’egli si rendeva presto conto di essere stata vittima di una truffa. Le successive indagini hanno portato all’identificazione e alla denuncia in stato di libertà di un cinquantenne, di origine sarda, pregiudicato, residente in provincia di Venezia, che nello stesso periodo aveva venduto la stessa casetta anche ad una donna residente a Norcia.
Il riscontro delle informazioni ottenute consentiva quindi di accertare che l’uomo aveva perpetrato la stessa truffa non solo al primo sfollato, ma anche nella città di San Benedetto, ottenendo, anche in questo caso, dalla vittima la cifra di 2.000 euro. A quel punto anche la donna di Norcia, conscia della truffa, ha denunciato il fatto ai carabinieri. Ai militari della locale Tenenza è spettato quindi il compito di denunciare all’autorità giudiziaria il cinquantenne anche quest’altro reato commesso ai danni della nursina.