La rotonda di Viale Marconi è stata completata e riaperta al traffico. Anche la segnaletica orizzontale è ultimata. Il traffico quindi nel giro di qualche giorno riprenderà regolarmente possesso della principale via cittadina, che da viale Trento e Trieste attraversa tutta la prima periferia, interrompendosi a Pontebari. Una vera e propria arteria veicolare che ogni giorno convoglia migliaia di vetture dirette a e da Spoleto. Ed è proprio in ragione di questo significativo flusso di automobili che l'amministrazione comunale, seguendo l'ormai dominante filosofia tutta italiana, ha progettato e completato la rotonda di viale Marconi che però è già al centro di una raffica di polemiche.
Se infatti fino a qualche giorno fa chi da Pontebari procedeva in direzione Spoleto, giunto alla rotatoria, trovava il tradizionale segnale di dare precedenza – posizionato, ovviamente, ai quattro ingressi della rotonda (i due sensi di marcia di viale Marconi, viale della Repubblica e via Visso), oggi non è più così.
In quel punto è stato issato l'esagonale segnale rosso che indica lo stop. Dunque chi proviene da La Bruna si trova prima a fare i conti con lo stop e, 3-4 metri dopo, dal 'dare precedenza'.
Da non credere. La ragione starebbe nei ridotti spazi che non hanno permesso ai progettisti di poter realizzare una rotonda in grado di accogliere le automobili provenienti dalle quattro direzioni. Ma anche quella di non 'penalizzare' con ogni probabilità i residenti di Via Visso. A danno del traffico più pesante, quello che da Castel Ritaldi si dirige verso la città del festival.
Le vetture che procedono da via Visso e devono salire verso Spoleto sono infatti invitate a praticare una 'manovra anomala' per potersi incanalare nella rotonda: in parole povere, devono letteralmente attraversare la strada creando pericolo alla circolazione.
Eppure gli automobilisti di Via Visso potrebebro usufruire delle stradine interne o della bretella che va al centro di Spoleto. Ecco quindi 'giustificato' lo stop di cui si diceva.
Nei dieci metri che precedono la rotonda dunque vige una sorta di anarchia legalizzata, tanto che anche la segnaletica orizzontale non è quella giusta: la 'manovra anomala' infatti prevede il passaggio sopra le strisce bianche continue e non tratteggiate come invece prevede il codice della strada. Spatatatrash!
Ma non è finita. Sembra, il condizionale è d'obbligo, che il cartello STOP sia stato fissato senza la prevista Ordinanza Municipale: in Comune, insomma, si sarebbero dimenticati del prescritto documento, con buona pace anche del codice penale che, all'articolo 40, recita “non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. Dunque, in caso di incidente, di chi la responsabilità?
La vicenda sta scatenando un vespaio di polemiche, specie per l'incolumità degli automobilisti. Una situazione che è destinata, con ogni probabilità, ad incrementare il numero degli incidenti, come sostengono anche autorevoli rappresentanti delle forze dell'ordine.
Resta infine da capire perchè siano stati tolti i ben più affidabili semafori che un tempo regolavano il traffico.
(C.F.)