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ROTARY CLUB PERUGIA EST: CONVIVIALE DEDICATA ALL'ARTE DI FAR RIFLETTERE

Proseguono gli eventi che il Rotary Club Perugia Est dedica nell'anno 2009/2010 al mondo dell'arte, dell'ingegno e della creatività ispirandosi al tema “L'arte, comunicazione universale”.

Dopo l'appuntamento di agosto incentrato sulla Perugia nel grande cinema, venerdì 25 settembre all'Hotel Brufani il Rotary Club Perugia Est ha organizzato una conviviale dedicata ad una virtù che si eleva a vera e propria arte: l'arte di far riflettere. Anfitrione della serata il giornalista perugino Gianluca Nicoletti.

Classe 1954, Nicoletti è giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo. Celebre la sua trasmissione Golem in onda sulle frequenze di Radio Rai dal 1993 al 2004 che metteva a nudo la realtà televisiva dissacrandone contenuti e protagonisti.

Nicoletti ha parlato della sua giovinezza, degli esordi e dell'evoluzione del mondo dei mass media.

Ha raccontato degli anni universitari a Perugia, “una città – ha detto – che può essere vissuta solo intensamente”; del successivo distacco in cerca di una realizzazione professionale che difficilmente avrebbe potuto concretizzarsi nei luoghi d'origine. E poi il successo con la trasmissione Golem in cui ha iniziato a raccontare la vita e la società attraverso il riflesso che ne lasciano i mezzi di comunicazione.

Con la medesima abilità dialettica esibita in radio, ricca allo stesso tempo di acume e ironia, il Nicoletti si è poi addentrato in un'analisi evolutiva della televisione: macchina tecnologica nata come mezzo e diventata poi fine. Nicoletti l'ha paragonata al medium, quello spiritistico: come quest'ultimo ha la capacità (vera o presunta) di evocare i grandi personaggi del passato, così la televisione mette in mostra personaggi di grande carisma. “Chi andava in tv – ha spiegato – era il migliore in ogni campo”.

Oggi però la natura della televisione è profondamente cambiata. Il mezzo televisivo, secondo Nicoletti, sta attraversando un periodo di decadenza; ha perso la sacralità che un tempo lo vedeva come altare domestico, a causa della molteplicità dei palinsesti. Al giorno d'oggi la televisione è diventata un fine: la gente pagherebbe caro per finirci dentro.

Tuttavia la critica di Nicoletti è esente da giudizi: “La tv non è affatto la causa di tutti i mali – ha affermato – è un supporto speculare della realtà e quindi non può che restituirne un'immagine distorta e mistificatoria”. Massima espressione di questo concetto, secondo il giornalista, sono i reality: programmi spacciati come fedeli rappresentazioni della realtà ma mai da essa più lontani. “Nessuno – ha detto Nicoletti – è davvero se stesso nei reality. I suoi partecipanti si calano in una parte già scritta, in quanto nel reality c'è una forte dose di finzione”.

Dalla televisione Nicoletti è poi passato ad un'analisi della tecnologia moderna e di come quest'ultima influenza le nostre vite. Di come spesso si usi la metafora del computer per parlare dell'uomo e di come il cellulare sia ormai diventato una protesi non solo comunicativa ma anche emozionale: tramite esso siamo in connessione perenne con gli altri e abbiamo la possibilità di apprendere notizie buone o cattive in ogni momento e in ogni luogo. Pertanto la maggior parte delle persone dimostra un forte disagio quando questo oggetto nel quale trasferiamo parte della nostra esperienza non funziona più.

Secondo Nicoletti, in ultima analisi, l'umanità dei giorni nostri si misura con il suo rapporto con la tecnologia. Calzante l'esempio che il giornalista ha fatto parlando del silicone: materiale avanzato capace di essere applicato alle persone sia per migliorarne l'estetica, come nel caso della chirurgia plastica, sia per corroborarne lo stato di grazia, quando si usa per serbare le fattezze delle spoglie di un santo.

Una breve anticipazione: la prossima conviviale del Rotary Perugia Est sarà dedicato al teatro.