Economia & Lavoro

Rossana, la rabbia e l’orgoglio Spagnoli

“Rossana”, la mitica caramella incartata nel rosso, la dolce creazione più famosa della geniale Luisa Spagnoli dopo il Bacio, è tornata protagonista a Perugia, grazie alla scelta dell’azienda piemontese Fida Spa (che oggi la produce dopo l’acquisizione dalla Nestlé nel 2016) di essere sponsor di Umbria Jazz. L’obiettivo di Fida Spa è proprio quello di salvaguardare nel tempo il rapporto di Rossana con Perugia, che ne è stato alla base del successo, così come il forte richiamo alla tradizione di qualità e all’italianità, che la caramella rappresenta. Lo ha  spiegato l’ad di Fida, Eugenio Pinci: “Sappiamo che questo riavvicinarci al territorio può risvegliare sentimenti positivi e negativi, ma ci teniamo a riallacciare questo rapporto con i perugini”.

E un mix di emozioni è quello che questo ritorno “da straniera” della caramella Rossana ha suscitato nella nipote di Luisa Spagnoli, Carla. “È stato bello veder ricomparire le caramelle ‘Rossana’ – scrive Carla Spagnoliin un momento celebrativo di tutta la città: non c’è dubbio che ‘Rossana’, creazione della mia bisnonna Luisa, cuore storico della Perugina insieme al Bacio, con la sua eleganza ‘evergreen’ ha contraddistinto e promosso l’immagine di Perugia e di Perugina… Quindi ben venga la sponsorizzazione all’evento culturale più bello, importante e atteso di tutto il territorio, ossia Umbria Jazz! Tuttavia – aggiunge – provo anche amarezza, che sa un po’ di beffa, nel vedere che solo adesso, e solo grazie a Fida Spa, la ‘Rossana’ torna protagonista nella sua città e che si scopra la grandezza e l’indissolubilità del rapporto tra questa caramella e Perugia: proprio ora che le “Rossana”, ahimè, non sono più perugine ma vengono prodotte in Piemonte!”.

Carla Spagnoli bacchetta la multinazionale svizzera: “Negli ultimi anni Nestlè, che in più occasioni ha sponsorizzato Umbria Jazz, non ha accompagnato la manifestazione con un marchio come ‘Rossana’, come sta facendo giustamente Fida: non c’è stato nemmeno un evento celebrativo, neanche per i 90 anni della caramella nel 2016”.

E poi i rappresentanti dei lavoratori: “La progressiva dismissione della Rossana e delle altre caramelle dallo stabilimento di San Sisto, avvenuta nel silenzio imbarazzante (non imbarazzato!) dei sindacati, oggi fa ancora male”.

E dopo un plauso all’azienda piemontese, Carla Spagnoli conclude: “La rinascita di ‘Rossana’ e la politica aziendale di Fida Spa dimostrano, per l’ennesima volta, che non ci voleva molto per valorizzare al meglio la caramella e renderla protagonista, sul mercato e sul territorio: bastava un po’ di pubblicità e una seria strategia di marketing, con un minimo di investimenti”.