Spoleto

Rompe il naso al padre con una scopa, 32enne di Spoleto ai domiciliari

Avrebbe picchiato violentemente il padre con il manico di una scopa, rompendogli addirittura il naso: per questo un 32enne è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Spoleto. Dopo essere finito in carcere e la convalida dell’arresto, per lui sono stati disposti i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

I fatti sono accaduti qualche giorno fa, quando è stato richiesto l’intervento dei militari dell’Arma in un’abitazione per l’aggressione ai danni di un uomo. Sul posto, i carabinieri hanno trovato uno spoletino a terra con una vistosa fuoriuscita di sangue dal naso. Soccorso dal personale del 118, l’uomo ha riportato gravi lesioni al viso ed al setto nasale.

Giovane prima in carcere e poi ai domiciliari

In manette è quindi finito il figlio, lì presente, che avrebbe aggredito il padre per futili motivi. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, come detto è stato tradotto nel carcere di Spoleto in attesa della convalida dell’arresto, all’esito della quale sono stati disposti per lui i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per evitare che possa continuare a porre in essere similari condotte nei confronti del padre.

Dalla Compagnia di Spoleto ricordano che la casistica dei reati consumati tra le mura domestiche è trattata con la massima celerità da parte dell’Arma dei carabinieri ed è per questo che si raccomanda di rivolgersi sempre alle forze dell’ordine al verificarsi di atteggiamenti aggressivi evitando che possano sfociare in più gravi conseguenze.

Aggravata misura cautelare per un 30enne

Alcuni giorni fa, invece, i militari della Compagnia Carabinieri di Spoleto hanno dato esecuzione ad una misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un altro giovane. Si tratta di un 30enne con precedenti in materia di sostanze stupefacenti.

Il ragazzo, infatti, avrebbe più volte violato la misura dell’obbligo di firma al quale era stato sottoposto. I carabinieri della stazione di Spoleto, dunque, hanno segnalato le violazioni alla Procura, che ha richiesto ed ottenuto un provvedimento maggiormente restrittivo della libertà personale.