Ha scelto il volto rassicurante, giovane e soprattutto vincente di Andrea Romizi, Silvio Berlusconi, per rappresentare in Umbria la voglia di riscatto di Forza Italia, partito che anche da queste parti si trova strettro tra la Lega e Fratelli d’Italia.
Un rapido vertice ad Arcore per accettare il ruolo che Berlusconi gli ha offerto e che era nell’aria già dalla fine della scorsa estate.
Insieme ad Andrea Romizi coordinatore regionale per l’Umbria, il partito è stato affidato a Carlo Bagnasco nella Liguria del “traditore” Toti ed a Michele Zuin in Veneto. L’onorevole Giorgio Mulè, molto vicino all’Umbria grazie alle sue frequentazioni spoletine, è stato chiamaro a coordinare i Dipartimenti di Forza Italia.
In Umbria Andrea Romizi sostituisce Catia Polidori, che ha guidato il partito per cinque anni difficili.
Una scelta, quella di Romizi, che conferma la profonda stima che Berlusconi nutre per il sindaco di Perugia, per il suo modo di amministrare, ma anche per il profilo, ritenuto giusto per differenziare Forza Italia dalle altre formazioni del centrodestra.
Nel breve colloquio avuto con i nuovi coordinatori delle tre regioni Berlusconi ha ribadito la sua convinzione che ci sia spazio, nel prossimo futuro, per il campo liberale moderato, che dimostri di essere affidabile e saper governare, al di là degli slogan.
Silvio Berlusconi ha quindi espresso “profonda gratitudine per il lavoro svolto” ed ai nuovi nominati ha augurato “un proficuo lavoro“.
Per Andrea Romizi una carica che premia anche la sua scelta di restare fedele a Forza Italia (a differenza del percorso fatto da tanti ex azzurri) nonostante le sirene di altri lidi che oggi appaiono più sicuri. Una carica che proietta Andrea Romizi nella politica regionale e, in prospettiva, nazionale.