Città di Castello

Il rombo di 150 moto per l’ultimo saluto a Jacopo Baldi “Ci hai lasciato facendo ciò che amavi”

E’ stato il giorno dell’addio per Jacopo Baldi, il 22enne altotiberino morto una settimana fa lungo i tornanti dell’Apecchiese, scontratosi contro un blocco di cemento in località Sassorotto (Piobbico).

All’esterno della chiesa di Santa Maria di Selci (San Giustino), dove questa mattina (22 luglio) si sono svolti i funerali, c’erano circa 150 moto (tra cui anche Vespe o semplici cinquantini), che all’unisono hanno fatto risuonare il rombo potente dei motori come ultimo e fragorosissimo saluto al giovane centauro (VIDEO qui sotto).

Nessuno muore veramente se viene ricordato in questo modo – ha detto il parroco di Santa Maria – Nella vita conta l’amore, tutto il resto viene dopo. Jacopo esprimeva la sua gioia di vivere con la moto, era generoso e attento. L’amico del cuore Andrea si é trovato lì anche nella sua ultima corsa…era la cosa che amava di più. Con questo amore continuerà a vivere”.

Al termine della messa è stata letta anche una commovente lettera della mamma Stefania: “La morte di Jacopo è stato un ‘sacrificio’ per tutti noi. In questa parola c’è un messaggio, la parola ‘sacro’: dovete rendere sacro ogni cosa che facciamo nella vita. Quando muore un marito si è vedova, quando muore un genitore si è orfano ma quando muore un figlio non esiste nessuna parola e rimane solo un dolore indicibile. La morte di Jacopo ci mette davanti ad uno specchio, di fronte al quale ognuno di noi potrà vedere la vita in modo diverso”.

E’ stata infine anche letta un’altra lettera, pensata come se fosse stato proprio Jacopo ad averla scritta: “E’ sabato, voglio andare al mare con il mio amico Andrea, compagno anche nel mio ultimo viaggio. Sono in sella alla mia moto e davanti a me la strada che porta al mare. Dentro di me da sempre corro, perché ho scelto di vivere così anche nel momento di lasciare questa terra. Ora sono libero di fare e vedere cose nuove. Siate grati per il temo passato con me e gli anni bellissimi che vi ho dato con la mia presenza. Ora é arrivato il momento di viaggiare da soli…“.

Ad accompagnare il feretro all’esterno, come detto, sono accorsi tantissimi centauri con i propri mezzi a due ruote, rispondendo all’appello degli amici di Jacopo. Il rombo fortissimo delle moto – “il suo suono preferito” – non ha mai smesso di tuonare finché la bara del 22enne non è entrata nel carro funebre. Sopra quest’ultima, per tutto il tempo, questa frase: “Ci hai lasciato facendo ciò che amavi“.

Jacopo Baldi è l’ultima giovanissima vittima sulle strade in questi mesi a cavallo tra fine 2022 e 2023. Nel dicembre scorso persero la vita ben 4 ragazzi tra i 17 e 22 a San Giustino mentre a marzo un altro 24enne morì nello scontro con un camion sulla strada di Lerchi.