Categorie: Cronaca Economia & Lavoro Terni

Roma, Thyssen dev(AST)ante su acciaierie Terni / Spunta una proposta ‘segreta’ della Guidi

Un’altra estenunate notte di trattative al Mise di Roma ha portato all’ennesimo rinvio del tavolo di trattativa tra Governo, sindacati e dirigenza Thyssen per il piano industriale Ast. Le posizioni sono ancora lontane e continua la strategia del ‘muro di gomma’ della Morselli che rimane rigida nelle sue posizioni.
Dum ea Romani parant consultantque, iam Saguntum summa vi oppugnabatur (mentre a Roma si discute, Sagunto viene messa sotto assedio) per dirla con Tito Livio: e a Roma si discuterà ancora il prossimo 7 ottobre, data in cui è stato fissato il prossimo incontro sempre al Mise. Una proroga che, nelle intenzioni del ministro Federica Guidi, dovrebbe servire a convincere i tedeschi ad accettare una proposta, ancora segreta, che il Governo ha avanzato.
Al momento la multinazionale si è impegnata a non procedere con le lettere di messa in mobilità.
Ecco la risposta dei sindacati:

“1. Piano industriale che abbia chiaro gli obiettivi strategici in particolar modo riferiti ai volumi produttivi di caldo e freddo, alla capacità impiantistica che garantiscano il portafoglio ordini e i mix produttivi;
2. Investimenti sull’impiantistica e qualità in particolar modo legati all’area a freddo per avere come obiettivo quello di portare la capacità installata dalle attuali 520 alle 700 mila tonnellate;
3. Risorse per la ricerca di processo e di prodotto e innovazione e per la sostenibilità ambientale;
4. Rispetto al capitolo relativo alla riduzione costi, di quantificare il risparmio su energia elettrica e acquisto materie prime, in particolare riferimento al rottame;
5. Relativamente alla richiesta di ridurre il costo del lavoro, le Organizzazioni sindacali si sono rese disponibili ad aprire una discussione purché la stessa non riguardi solo il taglio del salario e la perdita occupazionale, affrontando tutte le voci che concorrono a comporre il costo del lavoro stesso;
6. Sulla contrattazione di secondo livello le Organizzazioni sindacali, riconfermando l’indisponibilità a cancellare maggiorazioni a turno, presenza domenicale e premio di produzione, hanno proposto di riformulare un nuovo premio variabile che ricomprenda l’insieme delle altri voci;
7. Relativamente al numero degli esuberi annunciati dall’Azienda, le Organizzazioni sindacali hanno ribadito che l’impatto non può prescindere dal Piano industriale e che ipotetiche dissaturazioni dovranno essere gestite con gli strumenti in essere.
8. Le Organizzazioni sindacali ritengono tale posizione immodificabile come comunicato al Governo”.