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Roma, Sara Tommasi ricoverata in ospedale – Il video di Paolini su Youtube

Abuso di alcol e sostanze stupefacenti, gli ultimi giorni di Sara Tommasi prima del ricovero al Sant’Amdrea di Roma, sono stati segnati da momenti di grande preoccupazione da parte di amici e famigliari della showgirl. Sbalzi d’umore e comportamenti strani hanno indotto alle persone vicino alla Tommasi a consigliarle un ricovero presso l’ospedale romano per essere seguita dagli psichiatri del nosocomio. Sono stati Nando Colelli e Gabriele Paolini ad accompagnare Sara al Sant’Andrea, dove ad attenderla c’erano la mamma e due psichiatri dell’equipe dell’ospedale.
Su youtube intanto è apparso anche il video di Paolini, girato proprio nei momenti che hanno proceduto il ricovero della showgirl ed è stato lo stesso incursore della tv italiana a spiegare come sono andate le cose, leggiamo cosa dice:

“L’aspetto piu’ tragico della giornata di ieri, giovedi’ 4 luglio 2013, e’ stato quello di essermi prestato ad aiutare la mamma di Sara Tommasi, la Signora Cinzia, al fine di far ricoverare la stessa Sara, in Ospedale, con l’auspicio che, al piu’ presto, l’amica showgirl, possa disintossicarsi dalla droga e dall’assunzione di alcool. Vi racconto nel dettaglio come e’ andata. Alle ore 20.30 sono salito in casa di una carissima amica di Sara. Li’ mi e’ stata presentata la mamma della showgirl, la Signora Cinzia, che avevo sentito solo per telefono, in due circostanze. Tengo a precisare che ho deciso, ieri, di farmi accompagnare da un mio carissimo amico, che e’ poi stato testimone dei fatti: Tommaso De Angelis, uno dei massimi esperti in ‘Comunicazione Aziendale’, giornalista di razza ed uno dei miei piu’ importanti amici. Oltre alla madre di Sara, c’erano due persone che ritengo essere dei medici (eta’ compresa 30/35 anni), dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea (Via di Grottarossa 1035/1039 — telefono: 06-33771). Quest’ultimi hanno deciso, in comune accordo con la madre di Sara, che sempre di piu’ in queste ultime settimane era sempre piu’ disperata per le condizioni di salute della figlia, dovute alla non assunzione di psicofarmaci, che Sara dovrebbe prendere per il suo “Disturbo Bipolare dell’Umore” ed all’assunzione di varie droghe e di alcool. Con i due medici del “Sant’Andrea”, io e l’attore Nando Colelli abbiamo preso accordo che avremmo personalmente portato Sara in Ospedale, con la scusa di portarla ad una serata di lavoro in discoteca. I due medici si sono avviati, in macchina, verso l’Ospedale, con la mamma di Sara. Io e Nando abbiamo aspettato Sara, all’interno di un ‘bar tavola calda’. Alle 21.15, circa, e’ arrivata Sara, accompagnata dal suo fidanzato attuale, Stefano Ierardi. Sara e’ salita nella macchina di Nando Colelli e, con loro due, c’ero anch’io. Premetto che non vedevo Sara, da pochi giorni. In macchina io e Nando abbiamo mentito a Sara, ovviamente per il suo bene. Abbiamo detto a Sara che l’avremmo portato in una discoteca per una serata pubblica. Appena arrivati davanti all’ingresso del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea, Sara ha detto ad alta voce (preciso che era seduto dietro di me, nel sedile posteriore destr0): “Gabriele fammi scendere dalla macchina. Non voglio essere ricoverata. Tu e Nando mi avete tradito. Mi avete portato qui, a tradimento!!!”. Ribadisco, perche’ voglio essere piu’ che trasparente ed assumermi tutte le oggettive responsabilita’ penali e civili, qualora ci fossero, che Sara ha detto altre due volte: ‘Gabriellino fammi scendere’. Conoscendo la legge ed il Codice Penale, a quel punto l’ho fatta scendere dalla macchina. Sara ha tentato di scappare. A quel punto, i due medici o presunti tali, si sono scagliati addosso a Sara ed hanno tentato di afferrarla. Preciso che erano circa le 22.10. A quel punto io sono intervenuto ed ho detto, ad alta voce: “Giu’ le mani dalla mia amica Sara!!!”. Sara era profondamente scossa. Aveva le lacrime agli occhi. Sara mi diceva: “Gabriele portami via, ti prego. Chiamami un taxi e portami via da qui!!!”. A quel punto, ai due medici che avevo conosciuto a casa della Gabriella Sassone, si sono aggiunti altri medici, tra cui, ritengo uno Psichiatra che ha testualmente detto a Sara: “Deve seguirci. Noi siamo i medici”.