Luca Biribanti
Nihil sub sole novum; l'incontro di ieri al Mise tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e le istituzioni locali affiancate dalle sigle sindacali, non ha sostanzialmente spostato l'asse della questione riguardo la possibile uscita di Outokumpu dalla trattativa con la Thyssen. Passera ha ribadito “il forte impegno del Governo per monitorare la situazione di Terni viste la ricadute che si avranno nella città. Da informazioni raccolte sia da fonti ufficiali sia da contatti che il ministero sta avendo con i responsabili nazionali e internazionali dei due gruppi – ha aggiunto il Ministro – risulta che la commissione europea Antitrust stia ponendo condizioni assai stringenti in termini di riduzione della capacità di produzione della newco. Ovviamente il Governo – ha proseguito Passera – a fronte delle dichiarazioni di Outokumpu è impegnato a verificare le reali intenzioni dell'azienda e se necessario ad attivarsi verso gli operatori nazionali e internazionali del settore con il solo obiettivo di salvaguardare un importante asset del paese”.
Il mondo sindacale è già sul piede di guerra, in particolare è stato il segretario nazionale della Fim cisl, Marco Bentivogli, che ha lanciato un campanello d'allarme che suona stonato alle orecchie degli operai ternani: “Ci giungono notizie preoccupanti – ha detto il rappresentante del sindacato – secondo cui c'è l'intenzione di smontare gli impianti italiani e trasferirli in Germania a partire dalla Società Tubificio e BA2 di Terni. Dichiariamo sin d'ora che impediremo che i lavoratori anche a Terni paghino la disattenzione del Governo sui temi industriali. Ribadiamo l'assurdità della verifica di eventuali posizioni dominanti – ha poi aggiunto Bentivogli – a livello europeo quando i gruppi asiatici ce l'hanno ormai a livello globale, spesso fagocitando proprio le aziende europee, dall'altro ribadiamo che se questo buon senso non dovesse prevalere i siti italiani dovranno trovare un nuovo acquirente di natura industriale per essere ceduti nella loro totale integrità”.
Purtroppo la discussione al Mise è stata interrotta da un malore che ha colto di sorpresa il sottosegretario Claudio De Vincenti, che è stato soccorso dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, stimato e apprezzato medico. Il sottosegretario ha perso coscienza ed è stato trasportato all'ospedale. Il dibattito è stato ovviamente sospeso, quando stavano intervenendo i rappresentanti dei sindacati che hanno tutti chiesto a gran voce l'impegno del governo affinchè si metta Outokumpu di fronte alle proprie responsabilità. Il colosso finlandese dovrebbe in questi prossimi giorni essere convocato a un tavolo strategico per dare le spiegazioni che chiede il Governo italiano.
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