Mercoledì 1 marzo alle ore 12.00 presso la sede della Confartigianato, Carla Fendi riceverà il Premio Nazionale Manlio Germozzi.
Il riconoscimento, nato per onorare il Fondatore della Confartigianato, è dedicato a personalità di rilievo che hanno contribuito allo sviluppo di questo settore, vera risorsa del nostro Paese.
Giunto alla sua terza edizione il Premio, precedentemente assegnato a Giuseppe Guzzetti e a Giuseppe De Rita, viene dato a Carla Fendi “per l’assiduo impegno ed il fattivo sostegno in favore della cultura dell’artigianato italiano, nel segno di una operosa tradizione familiare”.
Il Premio – una corona di alto artigianato in maiolica di Faenza – è il simbolo della preziosità e della grande eccellenza del settore.
“Sono onorata di questo riconoscimento.” afferma Carla Fendi “Ho sempre dato un grande valore all’artigianato, tratto distintivo dell’italianità, riflesso di memorie storiche che intrecciano cultura del territorio, arte e straordinaria abilità manifatturiera, valori per me tra i primi nel mondo. Purtroppo invece l’artigianato non è sufficientemente sostenuto e sta rischiando di scomparire. Un artigianato, quello italiano, che è veramente artistico e creativo e che si distingue in tutti i mestieri, da quelli più nobili a quelli considerati più umili come l’idraulico, il falegname, l’elettricista e altri. Mestieri questi che, oltre che indispensabili, anche eccellenti che purtroppo vanno scomparendo ma che incentivati aiuterebbero molto l’attuale e fortissima disoccupazione giovanile. E’ importante dunque che i giovani, dopo l’indispensabile formazione culturale, possano continuare ad esprimersi professionalmente anche attraverso l’artigianato, contribuendo a salvare questo settore nel quale, tra l’altro, quasi non si avverte crisi”.
La cerimonia pubblica avrà luogo presso la sede di Confartigianato alla presenza del Presidente della “Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi”, Maria Pia Garavaglia, del Presidente della Confartigianato Giorgio Merletti e del Segretario Generale della Confederazione Cesare Fumagalli.