Ben 40 milioni di euro per il 2007 e 35 milioni per il 2008: sono queste le nuove risorse finanziarie stanziate a favore della Regione dell'Umbria dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l'ordinanza datata 29 agosto 2007, n. 3609, per le conseguenze provocate dall'esplosione della Umbria Olii di Campello sul Clitunno.
L'argomento è stato trattato in Consiglio provinciale dall'assessore al lavoro della Provincia di Perugia Giuliano Granocchia su richiesta del consigliere di An Giampiero Panfili che, con una interrogazione presentata a distanza di un anno dall'incidente, chiedeva di conoscere le iniziative delle istituzioni locali umbri per far fronte all'emergenza che sta vivendo l'azienda e l'intero comprensorio. Granocchia, dopo aver ricordato che i fondi stanziati dal Governo e dalla Regione Umbria nei giorni immediatamente successivi l'evento ammontarono a 2,5 milioni euro, di cui circa la metà impegnati per fare fronte alle attività di prima emergenza, ha informato dunque l'assemblea di Piazza Italia sui nuovi provvedimenti finanziari adottati a livello governativo per bonificare e riqualificare l'area interessata dall'esplosione. “Nei giorni successivi l'evento – ha ricordato l'assessore provinciale – fu istituita una Commissione del Senato della Repubblica che visitò il sito. All'interno di questo Comitato di emergenza il Governo è rappresentato da soggetti nominati direttamente dal Ministro dell'Ambiente. Inoltre , a seguito della dichiarazione dello stato di calamità, è stato nominato un Commissario straordinario, nella persona della Presidente Maria Rita Lorenzetti, con il compito di stabilire l'utilizzo dei Fondi stanziati per il Piano di caratterizzazione (analisi dei danni subiti dal territorio) e per il Piano di bonifica (recupero dei danni). Attualmente il “Piano di caratterizzazione” è terminato ed è stato consegnato ed i 6 milioni di Euro per la bonifica del sito e per la riqualificazione ambientale delle aree circostanti sono già stati interamente stanziati e sono in contabilità nel fondo del commissario straordinario”.
L'esplosione presso lo stabilimento della Umbria Olii S.p.a. di Campello sul Clitunno risale al 25 novembre 2006. Provocò 4 vittime tra gli operai di una impresa esterna che stava svolgendo lavori presso gli impianti di stoccaggio (silos). Tutto l'impianto fu immediatamente sottoposto a sequestro giudiziario, ma il 19 dicembre 2006 la Procura della Repubblica di Spoleto dispose il dissequestro dell'impianto ad esclusione dell'area adibita allo stoccaggio degli olii, di due serbatoi esplosi e ricaduti in altro luogo e di parte del sistema informatico. Successivamente altre parti dell'impianto vennero dissequestrate, mantenendo il sequestro solo sull'impianto di stoccaggio. L'attività produttiva è comunque proseguita con l'impiego anche di nuovo personale assunto. Il 6 settembre 2007 è stato effettuato dalla Procura della Repubblica un nuovo sequestro di tipo preventivo su parte dell'impianto di stoccaggio dissequestrato.
“Tuttavia – ha sottolineato nella sua ricostruzione in aula Granocchia – tale circostanza va ricondotta al ruolo della Magistratura inquirente ed ai risultati emersi dalle indagini e deve essere considerata come una garanzia per il territorio e per i lavoratori affinchè possano operare nelle adeguate condizioni di sicurezza”. Dal punto di vista occupazionale i lavoratori occupati nell'Azienda Umbra Olii Spa sono circa 35. “Sebbene sia innegabile la situazione di incertezza legata al proprio futuro lavorativo – sono state le parole dell'assessore provinciale – grazie all'azione congiunta delle Istituzioni locali che ha portato a minimizzare i tempi burocratici legati agli adempimenti e alle pratiche di competenza per far prontamente ripartire l'attività, il livello di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni è stato solo marginale e temporalmente limitato”.
Granocchia ha infine tenuto a ricordare come a seguito di quel tragico evento il sistema delle istituzioni ha sviluppato importanti iniziative per fronteggiare un fenomeno, quello degli incidenti sul lavoro, di cui la nostra regione detiene un triste primato. “Anche su impulso del Consiglio provinciale di Perugia – ha ricordato – la Regione Umbria ha approvato una Legge che interviene con aiuti economici a favore delle famiglie colpite dal fenomeno”.
Modificato alle 14.28