Un’indimenticabile serata per la storia di Rockin’Umbria quella di ieri sera: a salire sul palco la rocker Patti Smith, una vera e propria icona internazionale della musica, a Perugia per una nuova tappa del suo tour italiano, di cui hanno dato notizia anche giornali nazionali ed internazionali, tra gli addetti ai lavori.
Dopo l'apertura del festival con gli Afterhours, a esibirsi sul palco ieri sera c'era la straordinaria artista americana, cantante e poetessa, tornata in Italia per presentare il suo nuovo album “Banga – believe ore explode” (undicesimo album da studio della Smith, il primo di inediti dal 2004) in cui i testi poetici, che si ispirano alle straordinarie visioni e osservazioni della cantante, riflettono il nostro mondo complesso, pieno di caos e bellezza.
Un disco anche ricco di riferimenti al nostro Paese, a riprova dell’amore che lega l’artista statunitense all’Italia. Ed anche all’Umbria, visto che le suggestioni per la scrittura dell’album le sono arrivate anche dopo ripetuti viaggi ad Assisi. Ne è prova il brano che la cantante ha dedicato a San Francesco d’Assisi.
Durante il concerto un pensiero è andato all'amica compianta Amy Winehouse, scomparsa proprio lo scorso 23 luglio alla giovane età di 27 anni, tanto da farla inscrivere in quel maledetto Club27, accanto ad artisti del calibro di Jim Morrison e Jimy Hendrix. Per lei, Patti Smith ha composto “This is the girl”, basata su una poesia scritta dopo la morte della famosa cantante soul (guarda il video di Radiophonica).
Il nuovo album – L’esperienza italiana è stata sempre fondamentale per l’ispirazione dell’artista americana. Ma questa volta è andata oltre, trovando un modo più agevole per far intrecciare l’ispirazione alle canzoni. I frati di Assisi gli hanno fatto visitare la Basilica di San Francesco, gli hanno mostrato i danni del terremoto, gli hanno fatto comprendere il significato degli affreschi di Giotto, che per sua stessa ammissione ha sempre amato fin da bambina “specialmente nel modo in cui dipingeva gli animali”.
“Nella Basilica inferiore – afferma Patti Smith – ho provato una sensazione di tangibile elettricità ed è stata un’esperienza commovente vedere da vicino l’umiltà di cui San Francesco aveva fatto la sua ragione di vita e la sua arma vincente. In questi ultimi anni ho trascorso molto tempo a studiare San Francesco, Giotto e Piero della Francesca. Oggi sia San Francesco che Gesù Cristo sarebbero molto a disagio davanti all’opulenza che il Vaticano ostenta”.
Sul palco ad accompagnare la “sacerdotessa del rock”, voce e chitarra, c'erano Lenny Kaye (chitarra) e Jay Dee Daugherty (batteria), eroi del glorioso Patti Smith Group, oltre a Tony Shanahan (basso e piano) e Jack Petruzzelli (chitarra).
Apprezzata per la sua capacità unica di raccontare storie, Patti Smith ha creato un album che riesce a catturare varie esperienze umane. Le canzoni che compongono Banga sono pervase da uno spirito d’esplorazione e i riferimenti all’Italia sono numerosi: oltre ad un brano come dicevamo dedicato a San Francesco, un altro ancora è dedicato al Sogno di Costantino di Piero della Francesca (conservato nella basilica di San Francesco ad Assisi), ovvero una meditazione improvvisata sull’arte e sulla natura (“Constantine's Dream”). Ed ancora, un’ouverture melodica per immaginare il viaggio di Amerigo Vespucci nel Nuovo Mondo nel 1497 (“Amerigo”). “Banga”, il brano che dà titolo all’album, e “Seneca”, sono state poi composte a bordo della nave italiana Costa Concordia, dove Patti ha trascorso alcuni giorni ospite di Jean-Luc Godard per le riprese di un suo film.
Nell’album, inoltre, una canzone rock è per il popolo giapponese dopo i terremoti degli ultimi anni (“Fuji-san”) e un’altra canzone è scritta per il compleanno dell’amico Johnny Depp (“Nine”). “Maria”, invece, è dedicata all’amica scomparsa Maria Schneider. A chiudere l’album una cover di un brano storico di Neil Young “After The Gold Rush”.
Il cd è stato inciso agli Electric Lady Studios di New York ed è prodotto da Patti Smith e la sua band. Tra gli ospiti dell’album, Tom Verlaine, e i figli di Patti, Jackson e Jesse Paris, avuti da Fred Sonic Smith, il mitico chitarrista degli MC5 di Detroit di cui è rimasta vedova nel 1994.
Dell’album “Banga” è stata pubblicata un’edizione speciale contenente un stupendo libretto di 64 pagine, con foto e testi delle canzoni, ed il brano “Just Kids”, non inserito nella versione standard.
Patti Smith ha ottenuto anche ampi consensi con il suo libro, intitolato appunto “Just Kids” (2010), pubblicato anche in Italia, che racconta la storia della sua profonda amicizia con Robert Mapplethorpe e gli effetti di tale legame sui due artisti agli esordi della loro carriera. “Just Kids” le è valso il National Book Award 2010 come non-fiction e le ha permesso di conquistare un enorme seguito di nuovi fan.
Patti come Sonny – Patti questa mattina ha fatto visita a Palazzo dei Priori, dove l'ha ricevuta il sindaco Boccali, che è anche un suo fan. Al termine della visita la Smith ha accolto l'invito del sindaco ed ha firmato il libro d'onore del Comune, in cui, sintetizzando i suoi pensieri, ha scritto: “grazie per la vostra bellissima accoglienza a Perugia. Ho sentito l'ispirazione del Grifo e del Leone, ed ho sentito anche l'amore della gente”, ed ha concluso con quello che è il suo messaggio culturale e politico, fissato nei versi di una sua famosa canzone: “people have the power”.
Boccali le ha consegnato il Baiocco simbolo della città. “Lo porterò con orgoglio”, gli ha risposto Patti Smith. Boccali le ha ricordato che lo stesso riconoscimento qualche giorno fa era stato dato a Sonny Rollins, leggenda del jazz.
Il sindaco le ha anche illustrato la Perugia della cultura, dalla Sagra musicale umbra a Umbria Jazz a Rockin' Umbria, delle due Università e delle grandi istituzioni di formazione, da cui prende spunto la candidatura, assieme ad Assisi, a capitale europea della cultura. “Spero che la sosterrà”, ha detto il sindaco, ricevendo un sorriso di assenso. La Smith e Boccali sono poi partiti per Assisi, dove la rockstar visiterà la basilica di San Francesco ed il sacro convento.
Il festival continua – Rockin’Umbria – dopo la parentesi di mercoledì 25 luglio con la presentazione del libro “Isofestival – viaggio nei festival musicali in Italia” con Giordano Sangiorgi (fondatore del M.E.I. e organizzatore di Supersound) a Perugia presso il T-Trane di Borgo XX Giugno alle ore 18.30 – proseguirà con i suoi concerti trasferendosi ad Umbertide, altra storica sede di Rockin’Umbria. Anche qui non mancheranno le sorprese con i live, tra gli altri, di Marky Ramone, membro superstite dei mitici Ramones (26 luglio, ore 21), de Lo Stato Sociale, una delle realtà più interessanti degli ultimi periodi per la scena indipendente italiana (27 luglio, ore 21) e di Nina Zilli, la cantante italiana più in vista del momento (28 luglio, ore 21).
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