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Rocca Paolina, restauro e riapertura delle storiche porte su viale Indipendenza e piazza Italia

Restaurare e riaprire le porte storiche della Rocca Paolina. Al momento, alla Rocca Paolina si può entrare solamente da tre porte d’accesso, ma esistono altri due potenziali ingressi, lungo viale Indipendenza e piazza Italia, non restaurati e quindi non utilizzabili. Perché, quindi, non impegnare l’amministrazione a restaurare le antiche porte di accesso alla città sotterranea, rendendole fruibili tramite il loro restauro?

Un ordine del giorno presentato durante la quarta commissione di martedì dai consiglieri Bori, Bistocchi sul restauro e riapertura delle porte storiche per l’accesso alla Rocca Paolina che, secondo l’assessore Severini rafforzerebbe il progetto di rendere viva ed utilizzabile tutta la Rocca, dal momento che oggi la struttura appare svilita rispetto al suo enorme potenziale. Un progetto realizzabile anche grazie ad un finanziamento concesso dalla Regione per la riqualificazione degli ex garage della Provincia, tornati nella disponibilità del Comune.

I costi. Un restauro delle porte che l’assessore aveva già preso in considerazione a tal punto da richiedere alcuni preventivi (per la riparazione del solo legno sono necessari 5mila euro per il portone di viale Indipendenza e 3500 euro per quello di via Marzia), trattandosi di opera decisiva per l’accessibilità ed ai fini dell’aerazione di un monumento oggi preda di ingenti infiltrazioni d’acqua. Piccoli importi, quindi, finanziabili anche con, secondo Severini, un paio di cene di associazioni oppure, secondo la consigliera Leonardi, inserendo il bene tra quelli del progetto Art bonus 2016.

Pioggia nella Rocca. Ma di fatto c’è che, nella Rocca Paolina si segnalano continuamente delle perdite d’acqua. A questo proposito Severini  ha anche spiegato come gli uffici tecnici comunali, interrogati sul come mai nella Rocca “piove” acqua anche quando all’esterno non ci sono precipitazioni, abbiano assicurato che non ci sono tubazioni che perdono. “Una situazione – commenta l’assessore – che va avanti da anni, il problema potrebbe proprio essere la copertura messa ai giardini Carducci forse crepata. Sulle cause ancora non ci sono risposte”.