Rocca di Spoleto chiusa dal 13 al 26 dicembre, l'annuncio con un post su Facebook. Alla base il Covid e gli annosi problemi della carenza di personale
Tre laconiche righe affidate alla pagina Facebook ufficiale, senza alcuna spiegazione nel dettaglio. Chiude da oggi al 26 dicembre la Rocca albornoziana, che ospita anche il Museo del Ducato di Spoleto. Una comunicazione improvvisa e destinata a far discutere, se è vero che già le chiusure domenicali dell’ultimo periodo avevano sollevato polemiche. Ma in realtà legata all’emergenza Covid, e dunque non preventivabile.
“Si comunica che a partire dal 13 dicembre fino al 26 dicembre p.v. la Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato di Spoleto rimarrà chiusa al pubblico. La riapertura avverrà il 27 dicembre al solito orario”. Questa la comunicazione sui social network, confermata anche sul portale regionale del ministero della Cultura.
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Alla base della decisione di chiudere in un periodo che – almeno sulla carta – è piuttosto frequentato dai turisti c’è l’annosa questione del personale aggravata da situazioni di positività e quarantena per il Covid. Il problema dei lavoratori sottonumero era stato sollevato nei giorni scorsi anche dai consiglieri comunali di Alleanza Civica Gianmarco Profili ed Alessandra Dottarelli. La competenza, ovviamente, non è del Comune, ma le problematiche sulla fortezza non passano inosservate al Municipio, con il sindaco Andrea Sisti che sin dal suo insediamento aveva annunciato di voler metterci mano.
“Si comunica che questo Istituto – viene spiegato dalla Direzione regionale dei musei in merito alla Rocca – s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio”. Nel frattempo, però, la fortezza che domina il Colle Sant’Elia chiude per due settimane.
In questo caso, comunque, come detto, ai problemi del poco personale si uniscono la positività di almeno un lavoratore e la quarantena a cui sono stati sottoposti altri. Chi non è interessato dalle misure legate alla pandemia non riesce comunque a garantire (stante l’esiguità dei numeri) l’apertura del monumento e del museo. E alla direzione non è restato altro che dover chiudere temporaneamente.