Saranno più che dimezzati i permessi di accesso alla Ztl a Terni: l’obiettivo della Giunta Bandecchi è di portarli dai 23mila attuali a circa 10mila. Non è l’unica novità prevista dal nuovo regolamento sulla zona a traffico limitato approvato lunedì in consiglio comunale (con 18 voti favorevoli e 10 contrari). E’ infatti previsto anche un aumento (fino al 40%) per il rilascio dei permessi, mentre si riduce la loro durata di validità temporale.
Le caratteristiche salienti della “rivoluzione” sono stati illustrate dall’assessore alla Viabilità Marco Iapadre, che le ha riassunte in quattro punti: istituzione della zona a limite 30 chilometri orari all’interno di tutta la Ztl (non più 50); raddoppio delle aree interdette alla circolazione, quelle aree dove il divieto di transito è assoluto; individuazione all’interno della Ztl di parcheggi riservati ai residenti; adeguamento normativo per il contrassegno disabili.
“La finalità del nuovo regolamento – ha aggiunto l’assessore – è quella di una migliore disciplina del rilascio dei permessi e di una drastica riduzione delle targhe autorizzate, in maniera tale da dar luogo a una Ztl più flessibile negli orari di chiusura ma ferrea sugli aventi diritto”.
Secondo i dati ipotizzati dall’ufficio viabilità si arriverà a una riduzione di quasi 13 mila targhe a fronte dei 23mila permessi attualmente rilasciati. Una riduzione possibile con il dimezzamento delle targhe autorizzate per i portatori di handicap, in un quanto in futuro una sola vettura autorizzata a disabile e non più due, con una riduzione di 4.800 targhe. Saranno tagliati i permessi Ztl anche per gli Enti pubblici, concedendo l’accesso solo a 25 auto ad ente, mentre prima non c’erano limiti, quindi con una riduzione stimata di 2.500 targhe. Meno permessi anche per il settore dei servizi vari: vengono diminuite le auto a servizio delle imprese, massimo 3 auto.
Per le auto elettriche, invece, vengono introdotte delle sotto categorie, in base al grado di produzione Co2. Prima erano tutte abilitate, ora lo saranno solo quelle sotto target inquinante, con una riduzione di circa mille targhe.
Rimangono sostanzialmente inalterati i permessi per i residenti e gli artigiani. Verrà istituita una commissione che esaminerà i singoli casi che non presentano i requisiti richiesti dal regolamento ma che possono dimostrare l’effettiva necessità del permesso. Una possibilità che non nega il diritto esclusivamente a chi ne ha realmente bisogno. Per ulteriori informazioni Terni Reti istituirà a breve un numero dedicato.
Il consiglio comunale ha comunque approvato alcuni emendamenti dei 13 presentati al regolamento. Il numero uno prevede che “Tutti i permessi (nuovi rilasci e permessi vigenti) avranno validità riguardo le nuove fasce orarie a partire dal 15 marzo 2024“. Il numero 3 recita che in merito alle attività delle agenzie funebri il permesso non è valido solo per la cerimonia funebre ma anche per tutte le attività preparatorie; il numero 4, sempre per le agenzie funebri, prevede la circolazione h24 in zona Ztl e in area pedonale; mentre il numero 9 prevede la possibilità di 4 permessi per le agenzie funebri.
Un ultimo emendamento, il numero 5, prevede che nella commissione permessi ci sia anche un consigliere di maggioranza e uno di minoranza.
Il nuovo regolamento è stato osteggiato dalle opposizioni. Che non hanno criticato la revisione dei permessi, ma non hanno condiviso in alcun modo l’aumento del costo del rilascio, così come la riduzione temporale della loro validità.
“Nell’ambito della proposta di modifica per la regolamentazione della zona a traffico limitato – spiega il capogruppo del Pd Francesco Filipponi – abbiamo sottolineato gli aspetti positivi legati all’ampliamento dell’area pedonale, della zone 30, e della riduzione dei permessi. Al contempo però abbiamo espresso lo sdegno per l’aumento delle tariffe, in alcuni casi anche del 40%, sui permessi e sulla riduzione della validità degli stessi. Abbiamo presentato due emendamenti alla delibera, di cui uno respinto con nostro stupore sulla riduzione a 40 euro anziché 60 sul costo del permesso per i delivery ed uno accolto sull’aggiunta di ulteriore permesso per le agenzie di onoranze funebri che svolgono un servizio pubblico essenziale. Il nostro voto all’atto è stato contrario, poiché la razionalizzazione proposta non può pesare solo ed esclusivamente sui cittadini. In sede di bilancio di previsione, avanzeremo nuove proposte in particolare per una maggiore vivibilità del centro cittadino”.