“Il nuovo regolamento regionale per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale pubblica garantirà al massimo diritti e doveri di coloro che hanno necessità di un'abitazione”. Lo sottolinea l'assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti, rendendo noto che la proposta approvata dalla Giunta regionale sarà lunedì 13 all'esame della III Commissione consiliare competente per il parere previsto dalla legge. Il testo, con “un costruttivo e aperto percorso di confronto, è già stato sottoposto alla valutazione dei Comuni ai quali compete l'effettiva applicazione”.
“Abbiamo disciplinato con un unico regolamento – spiega Vinti – gli aspetti di natura procedimentale che riguardano i requisiti soggettivi che devono essere posseduti dai nuclei familiari che aspirano all'assegnazione degli alloggi pubblici, le condizioni soggettive e oggettive di disagio e i punteggi per la formazione delle graduatorie di assegnazione, l'esclusione dal patrimonio di edilizia residenziale pubblica di alcuni alloggi con particolare caratteristiche”.
Quanto ai requisiti di accesso all'edilizia residenziale sociale pubblica, “vengono disciplinati alcuni aspetti particolari che riguardano la composizione del nucleo familiare aspirante all'assegnazione (coniugi separati, coniuge residente all'estero, e così via), e viene stabilito il termine entro il quale deve essere costituito un nuovo nucleo familiare, nell'ipotesi in cui il richiedente abbia manifestato tale volontà in domanda, ai sensi di quanto disposto dall'art. 29, commi 6 e 7 della legge regionale in materia di edilizia residenziale”.
Inoltre, “viene stabilito in 12.000 euro il limite massimo di ISEE per concorrere ai bandi. La legge 15 del 2012 che ha modificato la legge 23/03 per assicurare una risposta adeguata alla crescente domanda di alloggi – rileva Vinti – ha introdotto per la prima volta l'ISEE quale modalità di valutazione della capacità economica del nucleo familiare aspirante all'assegnazione, mentre fino ad oggi questo requisito era determinato in base al reddito”. Infine, i nuclei familiari richiedenti, per poter concorrere ai bandi per l'assegnazione, “non devono, evidentemente, essere proprietari di alloggi idonei. Pertanto, nel regolamento, vengono stabiliti i parametri per considerare un alloggio idoneo, sia come consistenza che come reddito da fabbricati”.
Per quanto concerne i punteggi per la formazione della graduatoria, sulla base dei criteri generali forniti dalla legge regionale, il regolamento disciplina nel dettaglio le condizioni di disagio soggettive del nucleo familiare richiedente ed oggettive dell'alloggio occupato, alle quali vengono attribuiti i punteggi per la formazione delle graduatorie di assegnazione. Nell'ambito di quelle soggettive, “è dato risalto alla presenza di minori, handicappati e anziani – spiega Vinti – nonché alle coppie di nuova costituzione. Tra quelle oggettive, hanno priorità le condizioni di emergenza quali sfratti ed ordinanze di sgombero, lo stato dell'immobile occupato che sia mediocre o scadente, il sovraffollamento”.
Nella proposta di regolamento, inoltre, vengono puntualmente descritte le condizioni in presenza delle quali può essere pronunciata l'esclusione dal patrimonio di edilizia residenziale pubblica, al fine di fornire un elenco esaustivo e nello stesso tempo tassativo. Come già previsto nel precedente Regolamento, è confermata la possibilità, per gli enti proprietari, di svincolare gli alloggi, restituendo l'ammontare del contributo percepito, opportunamente rivalutato, previa autorizzazione della Giunta regionale, in alternativa all'obbligo di sostituire il patrimonio escluso con un patrimonio equivalente.
“La collaborazione con i Comuni ha consentito di pervenire ad un testo condiviso – rileva l'assessore regionale – e di evitare, così, eventuali incongruenze ed incompatibilità con i regolamenti che i Comuni dovranno a loro volta approvare. Con la nuova legge e con questo regolamento abbiamo tracciato il percorso che ci permetterà di promuovere tutte le possibili azioni per garantire il diritto all'abitazione alle famiglie in condizioni di emergenza e a particolari categorie sociali”.