E' stato suggellato da un incontro conviviale il via della campagna elettorale di Rivoluzione Civile in Umbria. Un pranzo organizzato dal PRC regionale a Perugia e che ha chiamato a raccolta più di 100 persone, tesserati e simpatizzanti, interessati a conoscere dal vivo i candidati che stanno dando voce in Umbria ai punti del programma del leader Antonio Ingroia. Tra i presenti i responsabili dei vari circoli territoriali e l'assessore Stefano Vinti.
Ad aprire gli interventi il segretario regionale di Rifondazione Comunista, Luciano della Vecchia, che ha subito sgombrato il campo dai dubbi sulla questione “voto utile”. Votare Rivoluzione Civile non significa disperdere il voto, piuttosto supportare una sinistra concreta, di opposizione, che parla con e per le persone. E questo è l'invito che il Segretario ha fatto ai candidati, andare nelle piazze, davanti alle scuole, parlare ai giovani, a chi lavora, a chi subisce le scelte della politica di austerità dei precedenti governi. La parola è poi passata ai candidati presenti, che hanno illustrato alcuni punti del programma elettorale, ognuno in chiave personale.
“Facile fare campagna elettorale per Rivoluzione Civile” sostiene Maura Coltorti, artigiana di Spoleto, portavoce delle enormi difficoltà che le piccole attività stanno sopportando da anni. Facile perché la gente è stanca e propensa alla rivoluzione, parola forte che raccoglie in questo frangente grandi valori di cambiamento positivo. La stessa stanchezza che con vigore, a tratti con rabbia, ha espresso la candidata Raffaella Simoncini, ex dipendente, precaria da 13 anni, della Cooperativa Euroservice alla diretta committenza della multinazionale Nestlè. La Simoncini ha rivendicato con voce chiara la necessità del reddito minimo garantito e di ammortizzatori sociali adeguati, solo così potremo essere competitivi in Europa.
L'attenzione si è poi spostata sul rapporto Stato-Mafia. “Ingroia è un leader con la schiena dritta” ha affermato Carlo Cianetti, giornalista di Rainews. “In un paese in declino, non c'è speranza di cambiamento se non si recidono i legami tra la politica e le mafie”, lotta che permetterebbe di raccogliere risorse necessarie a ripianare debiti o investire in interventi di crescita. Azioni di riconversione, dunque, come quella che proposta da Flavio Lotti, che coerente con la sua storia di Coordinatore del Tavolo della Pace, ha parlato senza mezzi termini della questione acquisto dei caccia F-35. Lotti risponde in modo chiaro alle preoccupazioni sollevate dalla OMA (azienda folignate che partecipa alla costruzione e alla progettazione dei sopra menzionati aerei) a seguito delle polemiche dei giorni scorsi sulla “questione caccia”, preoccupazioni legate alla propria produzione e i propri dipendenti: la soluzione è riconversione industriale. “È il momento di scegliere in che modo dobbiamo spendere i nostri soldi” così il secondo in lista alla Camera dopo Antonio Ingroia.
A chiudere il giro di interventi è il capolista al Senato Marco Gelmini: “Solo qualche settimana fa sembrava impossibile avere nuovamente voce al Governo. Rivoluzione Civile vuole ricominciare a creare relazioni per creare nuove opportunità”, ma si conferma sinistra di opposizione e contraria alle alleanze.
Sara Cipriani