Chissà se Mariano De Furia avrebbe mai potuto accettare tanta attenzione per le sue opere, per i suoi scatti. Un Signore di altri tempi, distinto, riservato: doti che lo avevano fatto trovare a suo agio nella sua carriera di ufficiale dell’Esercito Italiano, cominciata proprio qui a Spoleto, dove l’avrebbe poco più tardi interrotta. Per amore di Rosella, la moglie, e della fotografia.
Alzi la mano chi non lo ha conosciuto, chi non ha avuto una sola occasione per apprezzarne la professionalità. Tanto da risultar difficile, ma ugualmente emozionante, tracciarne un profilo anche a chi scrive questa breve recensione (troppo forte il rischio di cadere nel banale), a chi Mariano lo ha conosciuto nella sua “Bottega” di Corso Mazzini, dove potevi acquistare un rullino o farti fare una semplice foto per la tua prima carta d’identità. Foto anche queste d’autore: non c’era bisogno di troppi scatti, Mariano sapeva qual era il momento giusto per fare “click”, regalando una splendida immagine anche a chi proprio bello o bella non era.
L’occasione per ricordare la sua figura e le opere è arrivata ieri, a nove anni dopo la sua scomparsa, per la presentazione del libro “Ritratto di una amicizia”, realizzato dai famigliari e patrocinato dal Comune di Spoleto, Regione dell’Umbria, Fondazione Festival e Fondazione Carla Fendi.
Dove era il Duca, c’erano Mariano e la moglie Rosella, inseparabile compagna di vita e di lavoro, fotografi ufficiali per tanti anni della kermesse e della stessa famiglia Menotti. Un archivio, il loro, forte di più di 200mila immagini, al quale sono chiamati da tempo a lavorare i figli Maria Paola, Maria Rita e Raimondo.
Straordinaria la partecipazione di pubblico alla conferenza stampa di ieri, tenuta da Gianluca Marziani insieme al sindaco Daniele Benedetti e a Carla Fendi. E’ stato proprio il sindaco ad incitare i 3 figli a pubblicare questo volume di ritratti. “Come non ricordare le poltrone arancioni del suo studio fotografico?” diceva ieri Benedetti a tratti commosso “conservo una foto insieme a lui, uno dei rari momenti in cui era dall’altra parte dell’obiettivo”.
Eccoli i Ritratti di 50 anni di Festival, 50 anni di amicizia fra due protagonisti che, seppur con ruoli diversi, hanno fatto il Festival dei Due Mondi: Menotti con Anna Venturini, con Thomas Schippers, con Margot Fontayne e ancora con Rudolf Nureyev, Luchino Visconti, Romolo Valli, Ezra Pound, il Presidente Francesco Cossiga, Carla Fendi, fino alle più recenti con Prawy e Luciano Pavarotti.
Tanti quadri che si concludono con l’originale dedica che il Maestro Menotti regalò a Mariano: “Alla mia Furia benigna”. La Furia è tornata, per raccontarci il suo Festival, i momenti più intensi, più celebri e, perché no, i più mondani. Scattati da Mariano, come dalla moglie, che quella mondanità non l’hanno mai amata (e lo si vedeva bene ieri dagli occhi di Rosella, presente in prima fila), che sapevano viverla giusto un passo più in là, coscienti e desiderosi, a volte anche sopra le forze, di voler illustrare, raccontare un viaggio che ad ogni edizione sapeva offrire emozioni nuove. Un viaggio lungo quasi mezzo secolo. Destinato a sopravvivere nel ricordo anche di questa Amicizia.
(Ca.Cer.)
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Le foto a colori sono di Tuttoggi.info
Le foto in b/n sono tratte dal libro “Ritratto di un’amicizia”, dF Archivio fotografico Mariano e Rosella De Furia©, per gentile concessione della Famiglia. Il libro può essere acquistato a Spoleto presso Belushi, Il libro, Casa Menotti, Mondadori Spoleto o tramite il sito www.umbriadaleggere.com