Successo per il convegno “Risvolti psicologici post-Covid” che si è tenuto nei giorni scorsi, promosso dall’associazione di promozione sociale, apolitica e apartitica, “Spoleto nel cuore”.
L’apertura dei Lavori è stata affidata alla presidente Anna Maria Regoli, che ha salutato il meraviglioso e folto pubblico intervenuto. “La pandemia di Covid-19 e il lockdown – ha evidenziato – hanno causato un significativo incremento di disagio, non solo materiale, ma anche emotivo. Esigenze che hanno generato l’idea di fare un convegno, dove i relatori sono stati tutti a loro modo protagonisti di questa fase.
I moderatori Claudia Saccone e Stefania Montori hanno indicato il 2020 come un anno in cui (fin quasi dal suo inizio) tutti gli aspetti della vita sociale ed economica sono stati vissuti in condizione di emergenza, in modo del tutto inatteso e mai sperimentato in precedenza dalle generazioni nate nell’Italia repubblicana”. La Saccone ha aggiunto sue emozioni e ha voluto sottolineare che nel periodo dell’isolamento ha di nuovo riapprezzato cose che sembravano scontate come gli affetti più personali. Vanno coltivali e protetti vista la loro preziosità sempre.
Gli interventi sono iniziati con la relazione del professor Piergiorgio Fedeli, presidente G.I.S.D.A.P. , gruppo italiano di studio del danno alla persona, associato universitario Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. Ha definito i postumi della pandemia una malattia sociale, dove tutti i criteri per esserlo sono presenti e che il rimedio che si può porre è la prevenzione, con misure di distanziamento sociale, utilizzo di Dpi e soprattutto la vaccinazione.
La dottoressa Marina Vissani ha comunicato tutto il suo pathos, ricordando il periodo difficile trascorso e delle difficoltà di gestione malati da Covid, dove ogni medico rianimatore si è dovuto reinventare. La parola è andata quindi al dottor Luigi Frigieri, che è stato protagonista di un momento storico importante per l’Ospedale di Spoleto, dove in pochi giorni si è visto smantellare l’intero ospedale per essere riconvertito in ospedale Covid e più posti venivano creati e più se ne aveva bisogno. Era una lotta contro il tempo, – ha ricordato – che oggi possiamo dire siamo stati in grado di combattere e tenere testa alle incombenze che via via si presentavano.
Interessante l’intervento della psicologa del Comune di Roma, dottoressa Paola Ponzo, che ha illustrato la difficile situazione della capitale e di tutte le problematiche che ha dovuto affrontare per cercare di alleviare le sofferenze generate dall’isolamento forzato e preventivo. La dottoressa Roberta Placidi, vicario delegato per le comunicazioni della Croce Rossa italiana sezione di Spoleto, invece, ha presentato agli intervenuti un quadro generale delle attività prestate che sono al pari con i numeri di una guerra in atto.
Commovente e davvero sentita la testimonianza di Eleonora e Alessio, guariti dal Covid, che hanno emozionato l’intera platea che li ha salutati con un fragoroso applauso. Animata infine la discussione con le testimonianze di molti medici di medicina generale che hanno ricordato il grosso contributo dato da loro sia in termini di attività che di vite umane. Davvero un grande successo, con la conclusione della presidente dell’associazione con un arrivederci ad un prossimo convegno e con l’auspicio che la pandemia possa essere solo un ricordo.