Non tutti i ristoranti hanno riaperto e chi lo ha fatto ha dimezzato il fatturato. Ed ora a preoccupare ancora di più i ristoratori c’è l’ipotesi di un ok alle sagre anche in Umbria. Anche se queste ultime dovranno sottostare a regole e burocrazia ancora più stringenti per via della normativa anti-Covid.
Il grido d’allarme arriva da Carlo Ghista, presidente provinciale della Fic (Federazione italiana cuochi) di Terni. Che esprime amarezza verso l’apertura delle sagre in Umbria, in quanto alcuni ristoranti ancora devono riaprire o sono al 40/50 per cento come forza lavoro e fatturati.
Per questo chiede un incontro immediato alla presidente della Regione, Donatella Tesei, per un confronto riguardo al futuro delle loro attività, ai lunghi iter burocratici, sulla riapertura delle sagre e una eventuale collaborazione.
Una richiesta che arriva proprio mentre la governatrice Tesei incontra un’altra delegazione di ristoratori, quelli di RistoItalia.
“Il controsenso – spiega Ghisa – è che al ristorante non possono esserci assembramenti, non ci deve essere il buffet, il cameriere che prende le ordinazioni non può entrare in cucina, chi riceve il denaro non può portare i piatti, invece alle sagre è tutto diverso. Magari andrebbe fatta una distinzione e date delle linee guida ben precise. Ancora alcuni dipendenti di ristoranti devono ricevere la cassa integrazione, mentre i titolari delle attività, devono ricevere denaro fresco come da decreto liquidità. E’ noto che molte sagre sono tenute da associazioni di volontari, quindi in netta concorrenza con noi ristoratori che paghiamo contributi Inps, Inail, iva al 100 per cento e altre tasse. L’incontro con la presidente Tesei servirebbe a noi ristoratori per un confronto diretto e capire se ci potesse essere una collaborazione tra ristoratori e sagre”.
Intanto, come detto, la presidente Tesei ha ricevuto questa mattina a Palazzo Donini, a Perugia, una rappresentanza del direttivo di RistoItalia, associazione neonata che raccoglie numerosi imprenditori di ristorazione e “hotellerie”.
La delegazione, composta dal presidente Giorgio Ricci, dal vice Luca Vissani, dal presidente onorario Gianfranco Vissani e da Lucio Pompili e Lorenzo Vedovi, responsabili delle relazioni esterne, ha rappresentato alla presidente le difficoltà dei settori di cui fanno parte, acuite dall’emergenza Covid, Ma ha anche illustrato le proposte che vertono, tra l’altro, sulla capacità di fare squadra ed avviare sinergie tra imprenditori, comparti e territori come, nel caso specifico, tra Umbria e Marche.
La presidente Tesei ha ringraziato per la visita e si è complimentata per le varie iniziative, offrendo, nel rispetto dei ruoli, la disponibilità a costruire futuri percorsi condivisi che possano essere utili a promozione ed economia dei territori coinvolti.