Ben 28 lavoratori in nero in 22 ristoranti e locali, sanzioni per 58mila euro e 8 attività sospese. È l’esito dei maxi controlli effettuati dall’Ispettorato del lavoro, anche in orari serali e notturni, nel territorio della provincia di Perugia tra i ponti del 25 aprile e del primo maggio.
La situazione più grave è quella emersa in un ristorante dove c’erano ben 10 tra cuochi e camerieri completamente in nero. L’ispettorato ha quindi adottato, nei confronti di esso, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, che prevede la chiusura dell’esercizio qualora venga constatata la presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% di quelli presenti sul luogo di lavoro.
Oltre a questo ristorante, tra il 22 aprile e il primo maggio gli ispettori del lavoro hanno sospeso altre 7 attività imprenditoriali e contestato sanzioni amministrative per un totale di 58.000 euro.
“Siamo consapevoli che la nostra attività istituzionale è volta a garantire il rispetto delle regole in ambito lavorativo – ha dichiarato il dottor Sabatino Chelli, direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Perugia – ma non possiamo ritenerci soddisfatti delle tante irregolarità rilevate, in quanto la normativa vigente consente l’utilizzo di forme contrattuali flessibili in grado di venire incontro alle esigenze delle imprese”.