Violenta rissa in via Mazzini, il prefetto convoca Romizi e le forze di polizia. E si preannuncia una nuova stretta, con più controlli.
Tutto è iniziato nella prima serata di giovedì, quando alla Sala operativa della Questura è giunta la segnalazione di una violenta lite in atto tra due ragazzi. Gli agenti della Squadra volante, giunti sul posto, unitamente ad altra pattuglia di ausilio della polizia di Stato impegnata anche in servizi anti Covid-19 e di controllo del territorio, notavano sin da subito la presenza di persone intorno ad un uomo disteso a terra, intente nel prestare un primo soccorso.
L’uomo disteso sul suolo veniva identificato come un cittadino italiano classe 1987 il quale riferiva agli agenti di essere stato spintonato sino a cadere rovinosamente a terra e di non essere in grado di riferire chi fosse il suo aggressore.
Subito dopo l’intervento dei sanitari del 118, i quali trasportavano l’uomo presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia per i dovuti accertamenti del caso, gli agenti iniziavano immediatamente un’indagine serrata costituita da azioni congiunte ed in sinergia con gli operatori in servizio presso la Sala operativa della Questura di Perugia costituite nella raccolta delle dichiarazioni dei presenti, nella loro identificazione e nell’analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza operativo nell’area.
Dalle dichiarazioni raccolte emergeva che poco prima, improvvisamente, due ragazzi iniziavano a prendere a pugni la vetrina di un esercizio commerciale per poi, subito dopo, senza un’apparente motivazione, prendevano a picchiarsi fra loro, spogliandosi addirittura delle proprie magliette indossate, rimanendo così a dorso nudo.
Dalle testimonianze dei cittadini presenti emergeva che ad un certo punto della lite fra i due si frapponeva, probabilmente al fine di sedare il tutto, una ragazza ed un ragazzo, i quali cercavano di dividere i due soggetti.
Contestualmente l’analisi delle immagini effettuata dal personale operante confermava tutte le descrizioni degli attori della lite e le dinamiche della stessa, in particolare veniva riconosciuto, in quanto noto alle Forze dell’ordine, uno dei due: un italiano classe 93.
Tutti gli elementi raccolti hanno permesso agli operatori di Polizia di localizzare ed identificare nella medesima via, poco distante da loro, l’altro protagonista della lite, un cittadino italiano di origini straniere, anch’egli classe 1993, il quale presentava chiari segni di colluttazione al volto e al corpo e con capi di abbigliamento strappati.
Gli immediati successivi controlli territoriali messi in atto da tutte le pattuglie intervenute, hanno permesso, da lì a breve, di rintracciare due ragazze e un ragazzo presenti nelle dinamiche delle aggressioni fisiche nonché l’altro protagonista, l’italiano classe 1993 individuato dai poliziotti sempre a seguito delle analisi delle immagini di videosorveglianza.
Quest’ultimo, dileguatosi dalla zona degli eventi, cercava di far perdere le proprie tracce salendo su un autobus diretto presso la stazione di Perugia Fontivegge. L’azione di perlustrazione espletata anche a largo raggio, dal luogo interessato dall’evento, degli equipaggi delle Volanti e delle altre pattuglie d’ausilio, ha permesso agli agenti di intercettare l’autobus in questione con a bordo l’uomo.
Il soggetto, sin da subito, manifestava nei confronti degli agenti un comportamento fortemente aggressivo costituito da resistenza, minacce ingiurie nei loro confronti.
Accompagnato presso gli uffici della Questura di Perugia l’uomo continuava ad assumere un atteggiamento non collaborativo, molto violento e minaccioso sino ad arrivare ad aggredire un agente costretto a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso del locale plesso ospedaliero.
Le ulteriori risultanze riscontrate permettevano di evidenziare che i 4 protagonisti della vicenda risultavano aver avuto un ruolo attivo nelle fasi violente delle reciproche aggressioni tanto da far evolvere la lite iniziale in un episodio di rissa.
I due uomini e le due donne responsabili della rissa in questione, come emerso dalle immagini e dalle dichiarazioni testimoniali raccolte, risultano titolari di pregiudizi di Polizia, in particolare i due uomini annoveravano pregiudizi specifici anche per reati contro la persona mentre per le due donne, rispettivamente classe ’93 e ’96, emergeva precedenti per inosservanza alle normative in materia di contrasto alla diffusione Covid-19.
Tutti i soggetti venivano deferiti all’autorità giudiziaria. per i reati di rissa aggravata e lesioni, in particolare il cittadino italiano classe ’93 veniva deferito all’A.G. anche per i reati di resistenza, violenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Tutti i soggetti venivano altresì sanzionati per ubriachezza molesta.
“L’inaudita violenza della lite scoppiata ieri sera in via Mazzini non resterà senza risposta”. Inizia così la nota con cui la Prefettura comunica che il prefetto Armando Gradone ha convocato per oggi pomeriggio (venerdì) un incontro con il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ed i vertici delle forze di polizia per concertare le linee di azione più idonee in vista di controlli più incisi ed assidui nell’intera area del centro storico.
“I gravi fatti di ieri sera, come gli episodi dei giorni scorsi ad opera di gruppi di adolescenti – ha dichiarato il prefetto Gradone – esigono immediate ed efficaci linee di intervento volte a garantire la massima incisività ed assiduità nell’azione di controllo svolta da forze di polizia e polizia municipale. Per fare questo, occorre dare sistematicità e continuità alla predisposizione di razionali piani di impiego coordinato delle risorse disponibili, così da evitare ridondanze o, peggio, vuoti di attività specie nei giorni e nelle fasce orarie a maggior rischio. Sarà questo il punto al centro della riflessione odierna”.